Cresce la tensione tra Israele, Russia, Siria e Iran. L’Oms distribuisce 28 tonnellate tra medicinali e macchinari medici
«La pratica di colpire arbitrariamente i territori di uno Stato sovrano, in questo caso la Siria, deve finire». La dichiarazione arriva direttamente da Mosca tramite Maria Zakharova, la portavoce del Ministero degli Esteri russo. Zakharova ha aggiunto che la creazione di un’atmosfera di ostilità nella regione non è nell’interesse di lungo periodo di nessuno Stato, incluso Israele. «La Siria non può diventare un luogo di scontro per la risoluzione di problematiche geopolitiche», ha evidenziato la portavoce russa. L’ultima escalation arriva in seguito al bombardamento israeliano, avvenuto nei pressi dell’aeroporto di Damasco, dove l’esercito di Tel Aviv ha colpito obiettivi siriani e iraniani. L’ambasciatore siriano alle Nazioni Unite chiede che il Consiglio di Sicurezza intervenga immediatamente nel fermare le azioni israeliane in Siria, affermando: «Per attirare l’attenzione di questo Consiglio, è forse necessario utilizzare il nostro legittimo diritto all’autodifesa e rispondere all’aggressione israeliana all’Aeroporto Internazionale di Damasco facendo lo stesso all’Aeroporto di Tel Aviv?».
Intanto l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha distribuito 28 tonnellate di medicinali e altri apparecchi medici nel governatorato di Al-Hasakeh, nord-est della Siria. Circa 106 mila persone avranno la possibilità di accedere a vaccini, antibiotici e medicine per l’asma. Alla popolazione sono stati consegnati 140 mila vaccini anti polio, insieme a incubatori, macchine per emodialisi, defibrillatori e strumenti per le anestesie. Dall’inizio del conflitto nel 2011 circa 5 milioni di siriani hanno lasciato il Paese, 6 milioni sono sfollati e più di 13 milioni necessitano di assistenza.
@melonimatteo
Cresce la tensione tra Israele, Russia, Siria e Iran. L’Oms distribuisce 28 tonnellate tra medicinali e macchinari medici
«La pratica di colpire arbitrariamente i territori di uno Stato sovrano, in questo caso la Siria, deve finire». La dichiarazione arriva direttamente da Mosca tramite Maria Zakharova, la portavoce del Ministero degli Esteri russo. Zakharova ha aggiunto che la creazione di un’atmosfera di ostilità nella regione non è nell’interesse di lungo periodo di nessuno Stato, incluso Israele. «La Siria non può diventare un luogo di scontro per la risoluzione di problematiche geopolitiche», ha evidenziato la portavoce russa. L’ultima escalation arriva in seguito al bombardamento israeliano, avvenuto nei pressi dell’aeroporto di Damasco, dove l’esercito di Tel Aviv ha colpito obiettivi siriani e iraniani. L’ambasciatore siriano alle Nazioni Unite chiede che il Consiglio di Sicurezza intervenga immediatamente nel fermare le azioni israeliane in Siria, affermando: «Per attirare l’attenzione di questo Consiglio, è forse necessario utilizzare il nostro legittimo diritto all’autodifesa e rispondere all’aggressione israeliana all’Aeroporto Internazionale di Damasco facendo lo stesso all’Aeroporto di Tel Aviv?».
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