Nove i palestinesi e quattro gli israeliani uccisi. Gli attori regionali non sembrano efficaci e l’Europa è totalmente assente…
Dopo due giorni di scontri durissimi, nella notte Hamas ha annunciato di aver raggiunto una tregua con Tel Aviv. L’accordo è stato possibile grazie alla mediazione dell’Egitto e delle Nazioni Unite. Dopo i pesanti bombardamenti israeliani dei giorni scorsi, da sabato si sono susseguiti dalla Striscia lanci incessanti di razzi e proiettili di mortaio verso la parte meridionale di Israele.
Nove i palestinesi uccisi e quattro gli israeliani (i primi civili morti a causa dei razzi in cinque anni). L’esercito israeliano ha inviato al confine la settima brigata corazzata, minacciando missioni offensive. Secondo Tel Aviv, a guidare gli attacchi palestinesi sarebbero le Brigate al Quds, l’ala militare del Jihad islamico, ritenuto vicino all’Iran e accusato di aver sistematicamente cercato di destabilizzare le intese fra Israele e Hamas.
Di fronte alle incursioni aeree israeliane, il Jihad islamico ha minacciato di colpire l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, la centrale atomica di Dimona e i porti di Ashdod e Haifa. Intanto è salita la tensione politica internazionale: con un tweet è intervenuto il Presidente americano Trump “Gli Stati Uniti sostengono Israele al 100% nella difesa dei suoi cittadini”, mentre nei giorni scorsi il Governo turco aveva alzato la voce dopo che uno dei raid israeliani aveva colpito gli uffici dell’agenzia di stampa turca Anadolu.
“Condanniamo fermamente l’attacco di Israele contro l’ufficio dell’agenzia di Anadolu a Gaza”, ha scritto il Presidente Erdogan su Twitter. “L’agenzia Anadolu continuerà a raccontare al mondo il terrorismo e le atrocità israeliane a Gaza e in altre parti della Palestina, nonostante tali attacchi.”
@GiuScognamiglio
Nove i palestinesi e quattro gli israeliani uccisi. Gli attori regionali non sembrano efficaci e l’Europa è totalmente assente…