Trump vuole che il Messico blocchi i flussi migratori diretti verso gli Stati Uniti. Le sanzioni danneggeranno entrambe le nazioni, profondamente legate
Il Presidente americano Donald Trump ha detto che imporrà dei dazi su tutti i beni provenienti dal Messico se questo non bloccherà i flussi di migranti diretti verso gli Stati Uniti. Le tariffe entreranno in vigore dal prossimo 10 giugno e saranno inizialmente del 5%, per poi aumentare gradualmente ogni mese se la crisi migratoria dovesse persistere, fino a raggiungere il 25%. Un comunicato della Casa Bianca ha spiegato che i dazi resteranno in vigore “fino a che il Messico non avrà bloccato in maniera considerevole i flussi irregolari di immigrati che attraversano il suo territorio”.
Il Presidente messicano Andrés Manuel López Obrador (Amlo) ha inviato una lettera di risposta a Trump, nella quale ha detto di voler evitare lo scontro. Il Ministro degli Esteri del Messico si è recato a Washington per cercare una soluzione diplomatica.
I flussi migratori – composti soprattutto da famiglie con bambini provenienti dall’America centrale – sono in crescita: lo scorso aprile le autorità statunitensi hanno arrestato quasi 99mila persone che attraversavano la frontiera, il numero più alto da aprile 2007. Trump ha spesso accusato il Messico di non fare abbastanza, ma in realtà l’amministrazione Amlo ha aumentato gli arresti e anche le deportazioni: da dicembre ad aprile ce ne sono state più di 45mila.
Sfruttando la dipendenza commerciale del Messico dagli Stati Uniti, Trump utilizza la minaccia dei dazi come un’arma di pressione, per spingere il Governo Amlo ad aumentare gli sforzi e a inasprire ulteriormente le politiche di contenimento dell’immigrazione. Tuttavia, vista la profonda integrazione economica tra le due nazioni – il Messico è il primo partner degli Stati Uniti e viceversa –, le tariffe sulle importazioni si ripercuoteranno negativamente anche sulle imprese e sui consumatori americani.
L’annuncio di Trump arriva peraltro in un momento particolare: gli Stati Uniti hanno da poco rimosso le sanzioni sull’alluminio e sull’acciaio al Messico e al Canada, in modo da favorire la ratifica dell’accordo di libero scambio, l’Usmca. Proprio giovedì il testo dell’Usmca era stato inviato al Senato messicano per l’approvazione, mentre il Vicepresidente americano Mike Pence si trovava in Canada per discutere dell’accordo con il Primo Ministro Justin Trudeau.
@marcodellaguzzo
Trump vuole che il Messico blocchi i flussi migratori diretti verso gli Stati Uniti. Le sanzioni danneggeranno entrambe le nazioni, profondamente legate