Brexit, l’inquilino della Casa Bianca consiglia al Governo britannico di abbandonare le trattative e propone Nigel Farage come capo negoziatore
Se la diplomazia europea non si fosse già abituata alle uscite scomposte di Donald Trump oggi staremmo parlando di una crisi tra due storici alleati. Invece, sembra quasi normale aspettarsi una dichiarazione al vetriolo del Presidente degli Stati Uniti. L’occasione, stavolta, è il primo viaggio di Stato dell’inquilino della Casa Bianca in Gran Bretagna, Paese ancora nel limbo della Brexit e nel mezzo di una profonda crisi politica che la vedrà presto a una resa dei conti: nuovo Governo conservatore o nuove elezioni?
Intanto che a Westminster decidano il da farsi, la visita in programma del Presidente degli Stati Uniti è guidata dalla dimissionaria Theresa May che, però, non avrà un colloquio privato con Trump. Sul caso è nata una polemica, con la stampa britannica che ha stigmatizzato l’accaduto tanto che da Downing Street hanno dovuto ammettere che non ci sarà un one-to-one a porte chiuse, spiegando, però, che questo non è un fatto insolito.
Ma insolito, questo sì, è l’endorsement di Donald Trump a Boris Johnson. L’ex Ministro degli Esteri britannico si è ufficialmente candidato alla guida dei Tories. Per Trump, è lui l’uomo che potrebbe fare “un buon lavoro. Sarebbe perfetto. Mi è sempre piaciuto”. Parole rispedite al mittente dal leader dei Laburisti Jeremy Corbyn, secondo il quale quella di Trump è “un’inaccettabile intromissione nella nostra democrazia”.
Trump ha parlato di Brexit, affermando che la Gran Bretagna dovrebbe abbandonare i negoziati e non firmare l’accordo. Per giunta, il Presidente degli Stati Uniti suggerisce a Londra di far causa a Bruxelles, così da potersi giocare una carta in più nelle trattative sull’uscita dall’Ue. Per questo, spinge affinché Nigel Farage guidi la prossima delegazione che negozierà il rapporto tra Gran Bretagna e Unione Europea. Difficile che ciò avvenga ma, visti i tempi che corrono, non impossibile.
@melonimatteo
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