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Bolivia, Morales lascia. “È golpe”


Per l’Organizzazione degli Stati Americani sono chiare le manipolazioni sul risultato delle elezioni di ottobre, ma Messico e Uruguay appoggiano il primo Presidente indigeno

La gente prende parte a una manifestazione a sostegno del Presidente boliviano Evo Morales dopo che ha annunciato le sue dimissioni domenica, a Buenos Aires, Argentina, 11 novembre 2019. Il cartello recita "Evo, non sei solo". REUTERS/Agustin Marcarian

Per l’Organizzazione degli Stati Americani sono chiare le manipolazioni sul risultato delle elezioni di ottobre, ma Messico e Uruguay appoggiano il primo Presidente indigeno

Le dimissioni di Evo Morales arrivano dopo settimane di proteste e manifestazioni. La fiducia del quattro volte Presidente, primo indigeno nella storia del Paese a ricoprire tale ruolo, è crollata in seguito all’ultimo spoglio elettorale, avvenuto nel mese di ottobre, quando lo scrutinio sarebbe stato interrotto nel momento in cui il ballottaggio con l’ex Presidente Carlos Mesa sembrava inevitabile. Il conteggio delle schede è stato ultimato 24 ore dopo, con il risultato finale favorevole a Morales col 47% dei consensi e 10 punti di distacco su Mesa che garantivano l’elezione senza passaggio al secondo turno.

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