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Bangladesh: sarà pagata in yuan la centrale nucleare costruita dalla Russia


Trovato l’accordo tra Dhaka e Mosca dopo lo stallo sul rublo a causa delle sanzioni Usa sulle banche russe. Può la valuta cinese rimpiazzare il dollaro a livello globale?

Matteo Meloni Matteo Meloni
Giornalista, è membro del comitato editoriale di eastwest. Si occupa di geopolitica di Medio Oriente e Nord Africa, Stati Uniti, rapporti tra Paesi Nato, di organizzazioni internazionali. Già Addetto Stampa al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ha lavorato come Digital Communication Adviser alla Rappresentanza Italiana presso le Nazioni Unite a New York.

Trovato l’accordo tra Dhaka e Mosca dopo lo stallo sul rublo a causa delle sanzioni Usa sulle banche russe. Può la valuta cinese rimpiazzare il dollaro a livello globale?

 L’accordo trovato tra Bangladesh e Russia per il pagamento in yuan della centrale nucleare — in corso d’opera — di Rooppur rappresenta un esempio interessante della crescita d’importanza per la valuta cinese che, allo stesso tempo, cela numerose sfaccettature sull’effettiva potenzialità che il renminbi può avere a livello globale. Ci si chiede, infatti, se potrà rimpiazzare il dollaro statunitense, fattore che stravolgerebbe i mercati mondiali e le transazioni internazionali tra Stati.

Il valore dell’agreement trovato tra Dhaka e Mosca vale 12 miliardi di dollari, un contratto di peso sottoscritto in collaborazione con Rosatom, l’azienda pubblica russa specializzata nella tecnologia nucleare. La Federazione avrebbe preferito che il pagamento avvenisse in rubli, ma il Governo del Bangladesh ha espresso chiaramente le sue difficoltà nell’operare con la valuta russa. “A causa delle sanzioni contro le banche russe non potevamo procedere al pagamento in dollari”, ha affermato Uttam Kumar Karmaker, funzionario del Ministero delle Finanze. Un problema aggirato proprio grazie allo yuan.

Diventa interessante comprendere come il Paese del sud dell’Asia ha potuto operare la transazione: grazie a un meccanismo di pagamento parallelo allo SWIFT, il cinese CIPS (Cross-Border Interbank Payment System), il Bangladesh ha trasferito le risorse attraverso una banca di Pechino. Mosca, in questo modo, potrà ricevere la somma monetaria in arrivo direttamente dalle riserve in yuan del Governo di Dhaka. Paradossalmente, lo stop all’operabilità tramite SWIFT per le banche della Federazione ha direttamente agevolato la Cina, aiutandola a rafforzare i suoi rapporti proprio con Mosca.

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