Rassegna dei luoghi comuni e delle false interpretazioni su Cina, Hong Kong e Corea del Nord
L’ideologo più in voga in Cina è Carl Schmitt, teorico del partito
VERO
Mentre la Cinacontinua a imporsi come seconda superpotenza dopo gli Stati Uniti, uno degli aspetti che restano meno chiari è quale sia esattamente l’ideologia con cui vuole proporsi al mondo. Uno dei teorici più studiati nel Paese al momento, entrato in voga già da diversi anni, è il giurista tedesco Carl Schmitt, associato al Partito nazista, che teorizzava una sovranità assoluta, sempre più cara anche al Partito Comunista Cinese e ai suoi consiglieri. Inoltre, Schmitt è considerato il profeta dell’illiberalismo, ovvero di una dottrina in cui la forza dello Stato deve servire a garantire l’unità dello Stato stesso.
Nessuno può influenzare la Corea del Nord
FALSO
Dopo un periodo di raffreddamento, negli ultimi 18 mesi, le relazioni fra la Corea del Nord e la Cina si sono di nuovo intensificate, portando Pechino e Pyongyang a essere due fra le capitali più vicine. L’assistenza cinese nei confronti della Corea del Nord consente dunque a quello che viene definito “il Paese eremita” sia di gestire la crisi data dalla pandemia o da altri fattori, sia di poter contare sulla sua alleanza tanto nei confronti di altri poteri regionali, come il Giappone o la Corea del Sud, che nelle eternamente difficili relazioni con gli Usa. A riprova di questo, Xi Jinping e Kim Jong-un si sono incontrati almeno cinque volte negli ultimi due anni – più di qualunque altro capo di Stato.
I nuovi appartamenti a Hong Kong sono di 26 mq
VERO
Hong Kong, con quasi 8 milioni di abitanti e limitate terre costruibili, e uno stretto controllo governativo sull’immobiliare, ha lanciato tre anni fa i “nano-appartamenti”, case di appena 26 metri quadrati. Negli ultimi due anni, più del 13% dei nuovi appartamenti lanciati sul mercato appartenevano a questa micro-categoria, ma i sociologi del territorio stanno ora lanciando l’allarme, dal momento che spazi abitativi di dimensioni così ridotte hanno un impatto negativo sulla salute mentale della popolazione. In particolare in tempi di pandemia, quando si passa così tanto tempo in casa.
Questo articolo è pubblicato anche sul numero di gennaio/febbraio di eastwest.