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Come cambia la sanità dopo la pandemia


Oggi più che mai la politica è chiamata a prendere decisioni che determineranno la vita delle persone e la struttura organizzativa ed economica del nostro sistema di welfare negli anni che verranno

La pandemia ha decisamente innescato delle reazioni comportamentali che hanno investito il Servizio sanitario nazionale del nostro Paese nel breve periodo focalizzando tutti gli sforzi sul rallentamento del diffondersi dell’infezione e nel cercare di assistere nel miglior modo possibile i cittadini/pazienti. Gli obiettivi principali di queste strategie emergenziali sembrano, ad oggi, essere stati raggiunti grazie all’accelerazione del programma vaccinale accompagnato da una riorganizzazione del modello assistenziale. Ma un sistema sanitario e sociale, che aspiri a porre le basi di una reale sostenibilità economica, organizzativa e finanziaria in un momento di crisi, deve potersi dotare di una visione in termini di programmazione e pianificazione, che superi la mera logica dell’emergenza e quindi del breve periodo, e guardare alle sfide che lo attendono nel medio e lungo periodo. Per fare questo, accanto al lodevole sforzo del Ministero della Salute nell’assicurarsi, dopo molti anni, delle risorse importanti, il Pnrr, con la mole di risorse aggiuntive, potrebbe garantire una rinascita del nostro sistema di welfare indirizzato al reale fabbisogno dei cittadini.

Queste premesse obbligano ad una riflessione importante tanto gli studiosi che i decisori. Da parte di chi scrive, e non solo, sembra proprio andarsi a profilare all’orizzonte uno scenario forse irripetibile per il nostro Sistema sanitario nazionale (Ssn) e quello di welfare nel suo complesso. Si intravede, infatti, la possibilità concreta di poter progettare una riorganizzazione completa del nostro Ssn e strutturarlo per le sfide che lo attendono nel futuro prossimo, con importanti ricadute sul sistema economico del Paese. Irripetibile in quanto il Pnrr rappresenta, se bene indirizzato, un’occasione unica per la sostenibilità futura del Ssn. Infatti, non è caratterizzato solo dai finanziamenti fini a se stessi, ma anche da percorsi che possono agevolare delle riforme importanti con riferimento specifico ai modelli organizzativi e gestionali. Questo significa tecnologie sanitarie (farmaci, dispositivi, beni e servizi), nuove strutture sanitarie e “ricostruzione” di un modello assistenziale basato sul territorio.

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