Gentiloni all’Economia, Dombrovskis vice Presidente, Vestager alla Concorrenza
Il pathos col quale è nata la nuova Commissione Europea guidata da Ursula von Der Leyen può ora lasciare spazio alla concretezza dei nomi dei commissari nominati nella giornata di ieri dall’ex Ministra della Difesa del Governo di Angela Merkel. Dopo una sofferta elezione in seguito al fallimento del modello Spitzenkandidat, la von der Leyen ha dovuto attendere diversi mesi prima di formare la sua squadra, con Paesi come l’Italia che all’ultimo hanno segnalato il proprio candidato per la Commissione.
Tra volti nuovi e altri riconfermati, nella Commissione Ursula trovano spazio 14 uomini e 13 donne, appartenenti in maggioranza — ben dieci — ai Socialisti, 9 ai Popolari, 6 alla nuova famiglia europea Renew Europe (che prende il posto di Alde), uno ai Verdi e ai Conservatori e Riformisti (Ecr).
Come ampiamente anticipato, il ruolo di Alto Commissario per la Politica Estera dell’Unione Europea andrà allo spagnolo Josep Borrell. Vice Presidente della Commissione, Borrell prenderà il posto di Federica Mogherini e dovrà far sì che l’esecutivo von der Leyen diventi una geopolitical commission, così come richiesto dalla Presidente. Tra gli obiettivi, la difesa comune europea, il rafforzamento dell’unità in politica estera degli Stati membri, lo sviluppo di un processo delineato di decision making.
Paolo Gentiloni rappresenterà l’Italia nella nuova Commissione: all’ex Presidente del Consiglio, già Ministro degli Esteri, spetterà il compito di verificare l’attuazione dei patti di stabilità, la gestione della resilienza agli shock economici, lo sviluppo del fondo per la disoccupazione, il coordinamento del lancio del programma InvestEU. Non solo: il mandato di Gentiloni prevede l’imposizione della digital taxation, la semplificazione della tassazione comunitaria, la lotta ai paradisi fiscali.
Valdis Dombrovskis viene confermato nella Commissione Ursula: l’esponente lettone passerà dalla stabilità finanziaria alla vice Presidenza. Nella sua lettera di incarico si legge An Economy that Works for People — un’economia che lavori per le persone. L’esponente lettone si occuperà di riciclaggio, unione bancaria, di strategia FinTech.
Frans Timmermans, olandese, nella Commissione Juncker ha gestito le Relazioni Interistituzionali e l’Amministrazione. La von der Leyen l’ha voluto come vice Presidente, titolare del portafoglio denominato European Green Deal. Margarethe Vestager, Commissario alla Concorrenza uscente, si occuperà di Sviluppo Digitale.
Il più giovane Commissario sarà Virginijus Sinkevičius, ventottenne lituano e leader del partito verde di centro-destra Farmers and Green Union. Il suo portafoglio si occuperà di Ambiente e Oceani. Obiettivi: la creazione di una governance internazionale degli oceani, lo stop alla pesca illegale, lo sviluppo sostenibile nella produzione di cibo e l’ambita meta “inquinamento zero”.
@melonimatteo