Speciale coronavirus da Cuba
Coronavirus: a Cuba c'è un sistema sanitario modello. Al momento i medici cubani operano in 31 Paesi del mondo. Ce ne parla in una video-intervista Alfredo Somoza, giornalista e scrittore che vive tra l’Italia e l’America Latina
In pieno picco dell’epidemia da Covid-19 sono sbarcati a Crema, in Lombardia, il 22 marzo scorso 35 medici e 17 infermieri inviati da Cuba per aiutare la gestione dell’emergenza.
Non deve sorprendere troppo perché l’impegno internazionalista cubano in campo sanitario ha radici che risalgono alla rivoluzione del 1959 e a uno dei suoi protagonisti, il medico rivoluzionario Ernesto Che Guevara.
Il sistema sanitario cubano è unico in tutto il continente americano: ad esempio, ogni cittadino ha un medico di base, vero, non burocratico, e in casi di emergenza è organizzata una rete capillare di paramedici che fornisce assistenza a domicilio. Il sistema non è basato sull’ospedalizzazione, come per esempio in Italia. Si ricorre all’ospedale solo in casi gravi, non curabili a domicilio.
Inoltre, il sistema della Protezione Civile è specializzato e allenato nella risposta all’emergenza che, nei Paesi caraibici, è prevedibile e ciclica. Ma lo stesso uragano che nell’isola di Haiti (85 Km di distanza da Cuba) uccide migliaia di persone, a Cuba provoca poche vittime.
La sanità cubana: un modello unico
Nel 2005 fu creata a Cuba la Brigada Medica Reeve, un contingente internazionale di medici specializzati in situazione di catastrofe e gravi epidemie. Questo esercito di medici e paramedici conta oggi migliaia di professionisti specializzati che sono operativi attualmente in 31 Paesi del mondo, anche in risposta al coronavirus. Si tratta di interventi di solidarietà, per esempio a Haiti, oppure a pagamento o in cambio di materie prime, per esempio di petrolio nel caso del Venezuela.
A causa dell’embargo Usa, Cuba ha anche sviluppato un’industria farmaceutica di avanguardia e oggi è in grado di fornire anche farmaci oltre all’assistenza medica. Cuba è un Paese molto povero ma la sanità pubblica, per tutti i cittadini di qualsiasi reddito, è sempre stata una priorità: l’11% del Pil viene investito per la sanità. In Italia, per esempio, la sanità impegna l’8,8% del Pil.
L’epidemia di Covid-19 conta a Cuba 400 casi positivi, al momento (8 aprile), e 11 vittime. Le misure prese dal Governo sono in stile ‘coreano’: si organizzano i test rapidi in modo sistematico per individuare e isolare potenziali focolai. Sono stati chiusi porti e aeroporti ma non è stato imposto il blocco totale.
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Guarda l’intervista sulla Polonia.