La Commissione europea ha stanziato oltre 800 milioni a favore degli imprenditori italiani. E pensare che fino a poco tempo fa la sola parola “aiuti di Stato” era considerata un tabù.
L’Europa si sta confermando una madre provvidenziale e generosa nei confronti dell’Italia. Almeno dal punto di vista finanziario. Non era scontato, se pensiamo agli anni del rigore economico e dell’egemonia finanziaria dei cosiddetti Paesi frugali come l’Olanda (che poi però in casa propria applicavano la doppia morale del “dumping finanziario”).
La Commissione europea ha approvato un regime di aiuti al nostro Paese da 868 milioni di euro. Destinato a ridurre il costo del lavoro sostenuto dagli imprenditori privati che operano nei settori del turismo, delle terme, del commercio, della cultura e del tempo libero. Settori che sono stati particolarmente colpiti dalla pandemia di coronavirus.
Come funzionano
Il regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato. Le risorse, che mirano a preservare i livelli di occupazione, consisteranno in un’esenzione dal pagamento dei contributi sociali a carico dei datori di lavoro dovuti per il periodo dal 25 maggio al 31 dicembre 2021. Naturalmente i beneficiari ammissibili non potranno licenziare dipendenti fino al 31 dicembre 2021.
La Commissione ha concluso che la misura è “necessaria, adeguata e proporzionata per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro”.
Welfare moderno e solidarietà
E pensare che la sola parola “aiuti di Stato” era considerata un tabù e in un tempo non molto lontano avrebbe provocato la reazione inviperita di Bruxelles. Ma la pandemia ha cambiato le prospettive. E ha riportato il vecchio Continente alla sua missione comunitaria legata anche a un moderno concetto di Welfare, in linea con la libertà dei mercati ma non avulso dalla solidarietà e dalla sussidiarietà.
L’Europa si sta confermando una madre provvidenziale e generosa nei confronti dell’Italia. Almeno dal punto di vista finanziario. Non era scontato, se pensiamo agli anni del rigore economico e dell’egemonia finanziaria dei cosiddetti Paesi frugali come l’Olanda (che poi però in casa propria applicavano la doppia morale del “dumping finanziario”).
La Commissione europea ha approvato un regime di aiuti al nostro Paese da 868 milioni di euro. Destinato a ridurre il costo del lavoro sostenuto dagli imprenditori privati che operano nei settori del turismo, delle terme, del commercio, della cultura e del tempo libero. Settori che sono stati particolarmente colpiti dalla pandemia di coronavirus.