La Commissione europea ha elaborato un sofisticato documento sull’Istruzione per superare i problemi della pandemia. In Italia però non si sa ancora se gli alunni torneranno in classe a settembre.
La Commissione europea ha pubblicato una raccomandazione del Consiglio sull’«apprendimento misto» per sostenere un’istruzione primaria e secondaria di alta qualità e inclusiva.
Nell’istruzione e nella formazione si usa il termine “apprendimento misto” quando una scuola, un educatore o uno studente adotta più di un approccio al processo di apprendimento (scuole, imprese, centri di formazione, apprendimento a distanza, all’aperto, siti culturali etc.).
Bruxelles propone misure a breve termine per colmare le lacune più urgenti aggravate dalla pandemia di Covid e un percorso da seguire per combinare gli ambienti e gli strumenti di apprendimento, in modo da contribuire a creare sistemi di istruzione e formazione più resilienti, utilizzando appieno i fondi e le competenze dell’Unione in particolare Erasmus+, il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il Fondo sociale europeo Plus, il Fondo europeo di sviluppo regionale, il programma Europa digitale, Orizzonte Europa e lo strumento di sostegno tecnico.
Peccato che in Italia si abbia a che fare con altri problemi meno sofisticati. Uno dei settori in cui il Covid ha provocato il caos è certamente la scuola. A pochi giorni dalla ripresa ancora non sappiamo se gli allievi torneranno in classe in presenza o attraverso la didattica a distanza.
Nel frattempo il 20% del personale scolastico non si è ancora vaccinato o non ha intenzione di vaccinarsi così che non si sa chi potrà sostituirli. Come è noto, docenti e dirigenti scolastici devono avere il green pass per tornare a insegnare o a lavorare dentro le mura scolastiche ma non si sa chi dovrà controllare.
I sindacati sono sul piede di guerra in nome di una pretesa libertà di insegnamento. I presidi rischiano sanzioni se non controlleranno chi è vaccinato e chi no. I mezzi pubblici sono insufficienti a mantenere il distanziamento tra allievi che si recano a scuola. Insomma, il documento della Commissione per ora è buono per qualche discettazione accademica.
Nell’istruzione e nella formazione si usa il termine “apprendimento misto” quando una scuola, un educatore o uno studente adotta più di un approccio al processo di apprendimento (scuole, imprese, centri di formazione, apprendimento a distanza, all’aperto, siti culturali etc.).