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Draghi, il costruttore europeo a Palazzo Chigi


Mattarella chiama Mario Draghi a svolgere la sua missione di guidare il Paese fuori dalla pandemia, dopo aver preso atto che la politica si è dimostrata rissosa e immatura. "Whatever it takes"...

Mattarella chiama Mario Draghi a svolgere la sua missione di guidare il Paese fuori dalla pandemia, dopo aver preso atto che la politica si è dimostrata rissosa e immatura. “Whatever it takes”…

Mario Draghi torna sulla scena, stavolta per salvare non l’Europa ma l’Italia. L’ex governatore della Bce è il premier incaricato di un Governo di “larghe intese” o istituzionale (che è più o meno la stessa cosa), capace di unificare tutti i partiti nella difficile stagione che ci attende, quella della ricostruzione e della gestione del Recovery Fund. Qualcuno paragona la sua missione a quella del Governo Monti del 2011. In realtà le differenze storiche sono notevoli, anche se entrambi appartengono alla categoria, diciamo così, dei patres patriae, dei salvatori della patria. Ma se il rettore emerito della Bocconi, quasi “incoronato” premier dall’allora Presidente Napolitano con il sigillo di senatore a vita, costrinse il Paese a una drastica cura fiscale per uscire dalla tempesta finanziaria internazionale in cui era precipitata, Draghi avrebbe il compito di gestire la messe di miliardi posti a disposizione dell’Unione europea, un compito certamente molto più “popolare”, anche se altrettanto gravoso.

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