L’Unione Europea può diventare l’istituzione capace di rispondere alle sfide del nostro tempo. Una speranza per noi e per le future generazioni
La proposta di una Conferenza sul futuro dell’Europa, che dovrebbe essere convocata entro la fine del 2019, è stata avanzata dal Presidente francese Emmanuel Macron nel Manifesto Per un Rinascimento europeo pubblicato il 4 marzo 2019 e indirizzato ai cittadini europei. Si tratta di un’opportunità straordinaria per l’Europa, perché permette di associare cittadini, dare audizione a universitari, parti sociali, rappresentanti religiosi e spirituali e definire la roadmap della rifondazione dell’Unione.
La Conferenza sarà lo spazio pubblico europeo all’interno del quale affrontare diverse questioni, tra cui il ruolo dell’Ue nel mondo globalizzato, il rapporto tra le cittadinanze federali e le identità nazionali, la lotta alle disuguaglianze, gli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Ci si aspetta un dialogo aperto, trasparente e strutturato con la società civile e i cittadini. Questo dialogo dovrà essere perseguito nella prospettiva del rafforzamento del processo di formazione di una comune identità europea, in nome del principio per cui “la sovranità appartiene al popolo”. La Conferenza dovrà essere accompagnata, insieme a momenti di dibattito e confronto con rappresentanti della società civile, da un intenso lavoro di comunicazione che permetta ai cittadini di essere informati sull’avanzamento dei lavori.
In questo spirito, il Movimento Europeo (Italia), il Movimento Federalista Europeo e la Gioventù Federalista Europea sono convinti che:
- la Conferenza dovrebbe essere convocata sulla base di una dichiarazione interistituzionale (sottoscritta dalla Commissione, dal Parlamento e dal Consiglio dopo aver consultato la BCE, il CESE e il Comitato delle Regioni) e assistita da un segretariato assicurato dalla Commissione e dal Parlamento Europeo e che dovrà concludersi nella primavera del 2022, all’inizio della presidenza francese del Consiglio;
- che la Conferenza non si sostituirà al ruolo delle istituzioni nello sviluppo delle politiche comuni;
- che occorre evitare le rigidità delle regole che hanno caratterizzato e caratterizzano la procedura della Convenzione europea ex. Art. 48 ispirandosi invece al metodo che condusse il Parlamento Europeo ad adottare il “Progetto di Trattato”: un trattato globale e coerente, nuovo e indipendente destinato a creare una nuova entità;
- che il Parlamento Europeo dovrebbe cogliere l’occasione irripetibile dello spazio di dibattito pubblico allo scopo di promuovere, elaborare e portare la Conferenza ad adottare un nuovo progetto di Trattato che possa essere condiviso con i parlamenti nazionali;
- che, per preparare la collaborazione con i parlamenti nazionali, sarebbe essenziale prevedere la convocazione di “assise interparlamentari sul futuro dell’Europa” così come furono proposte da François Mitterrand al Pe il 28 ottobre 1989 e come furono poi realizzate a Roma nel novembre 1990 alla vigilia delle Conferenze intergovernative sul Trattato di Maastricht.
Leggi il Manifesto di Macron Per un Rinascimento europeo.
L’Unione Europea può diventare l’istituzione capace di rispondere alle sfide del nostro tempo. Una speranza per noi e per le future generazioni