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La beffa dello spareggio: la Germania soffia all’Italia la guida dell’Esma


Carmine Di Noia, candidato in pole position alla presidenza dell’Autorità europea dei mercati finanziari, è stato superato in un inedito scrutinio segreto dalla tedesca-britannica Verena Ross. E c’è chi solleva dubbi di incompatibilità post-Brexit

Italia-Germania 0-1 per la guida dell’Esma, l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati, la Consob dell’Ue con sede a Parigi. Non è la prima volta che una procedura di voto irrituale a livello Ue affossa una candidatura italiana sulla carta fortissima. Era già capitato quattro anni fa, con un lancio della monetina che – pilatesca soluzione adottata per la prima e ultima volta nelle vellutate stanze del Consiglio dell’Ue – decretò l’assegnazione ad Amsterdam anziché a Milano della sede dell’Ema, l’Agenzia europea del farmaco divenuta in seguito protagonista di tutte le cronache con la pandemia.

Lo spareggio inedito tra Di Noia e Ross

La storia si è ripetuta questa settimana, sempre a Bruxelles, durante una riunione del Coreper, il Comitato dei rappresentanti permanenti dei Governi dei Ventisette. Nel segreto dell’urna, gli ambasciatori hanno infatti ribaltato l’indicazione iniziale, fornita come di consueto da un panel indipendente della stessa Esma sulla base di curriculum e competenze. La valutazione aveva messo al primo posto di una lista ristretta l’italiano Carmine Di Noia, commissario della Consob, e scelto invece la tedesca Verena Ross, per 10 anni direttrice generale dell’Esma, nome sponsorizzato con forza da Berlino.

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