G7, a Londra si riuniscono i Ministri degli Esteri
Al meeting G7 invitati anche Australia, India, Sudafrica, Corea del Sud e la rappresentanza dell’Asean: urgenti i dossier, dalla crisi pandemica all'Indo-Pacifico
Al meeting G7 invitati anche Australia, India, Sudafrica, Corea del Sud e la rappresentanza dell’Asean: urgenti i dossier, dalla crisi pandemica all’Indo-Pacifico
Dal cambiamento climatico alla crisi pandemica, dai rapporti commerciali all’Indo-Pacifico, passando per la Russia: i dossier sul tavolo dei lavori del meeting dei Ministri degli Esteri del G7 sono caldissimi e urgenti, alcuni dei quali della massima gravità. L’incontro si svolge a Londra, con il Regno Unito che quest’anno detiene la presidenza a rotazione del gruppo dei Paesi più sviluppati, con i leader che si riuniranno a giugno in quello che sarà per Joe Biden il primo viaggio fuori dagli Stati Uniti da quando entrato alla Casa Bianca.
Cina e Indo-Pacifico in cima alla lista
Era da più di due anni che i Ministri degli Esteri G7 non si incontravano, fatto che rende ancor più significativo il meeting allargato a Australia, India, Sudafrica, Corea del Sud e Asean. Il gruppo dovrà trovare una strada comune nell’approccio verso la Cina: diventa ancor più complicato il rapporto con Pechino, con Uk e Usa che hanno apertamente segnalato l’intenzione di rafforzare la loro presenza nell’area.
“Per la prima volta II Dato Erywan, Segretario Generale dell’Asean, parteciperà all’incontro con i Ministri degli Esteri. La regione Indo-Pacifico è sempre più importante per il Regno Unito ed essenziale per il lavoro in atto del G7”, ha specificato il Segretario agli Esteri britannico Dominic Raab. Nel faccia-a-faccia tra Il Erywan e il Segretario di Stato Usa, Antony Blinkenha parlato di Myanmar e del ruolo che può giocare l’Asean nel risolvere il conflitto, così come di sicurezza regionale e diritti umani.
Intanto, l’Australia — invitata al G7 e Paese che proprio con la Cina è in rotta di collisione — ha chiesto al Dipartimento alla Difesa la revisione dell’affitto del Porto di Dawin a un’azienda di Pechino. Il contratto, sottoscritto nel 2015, prevede la concessione del porto alla Landbridge del miliardario Ye Cheng, per 99 anni ed è stato osteggiato da più parti. Ora il Governo di Canberra cerca di rimediare, appellandosi a problematiche di sicurezza nazionale.
India, Covid-19 e vaccini
Preoccupa la situazione in India, dove la crisi sanitaria sembra incontrollabile: quasi 400mila casi al giorno, con gli ospedali al collasso e migliaia di corpi bruciati. A questo, da aggiungere le elezioni tenute nonostante il disastro pandemico nel West Bengal, che hanno segnato una grave sconfitta per il Presidente nazionalista Narendra Modi che paga le colpe della scarsa capacità nel far fronte all’ondata di contagi e decessi per coronavirus. I singoli Paesi del G7 si sono adoperati per supportare Nuova Delhi, con un coordinamento congiunto che sarà deciso dal gruppo nelle prossime ore.
Intanto gli Usa dialogano con il Wto sulla questione vaccini: Washington è stata criticata per non aver consegnato maggiori dosi dei vaccini Made in Usa, motivo per il quale Katherine Tai, Trade Representative presso l’Organizzazione mondiale del commercio, ha dichiarato aperture sulla semplificazione per la diffusione delle fiale e delle licenze. Si sta ragionando su come superare le questioni legate alla proprietà intellettuale, che rallentano le vaccinazioni a livello globale.
Al meeting G7 invitati anche Australia, India, Sudafrica, Corea del Sud e la rappresentanza dell’Asean: urgenti i dossier, dalla crisi pandemica all’Indo-Pacifico
Dal cambiamento climatico alla crisi pandemica, dai rapporti commerciali all’Indo-Pacifico, passando per la Russia: i dossier sul tavolo dei lavori del meeting dei Ministri degli Esteri del G7 sono caldissimi e urgenti, alcuni dei quali della massima gravità. L’incontro si svolge a Londra, con il Regno Unito che quest’anno detiene la presidenza a rotazione del gruppo dei Paesi più sviluppati, con i leader che si riuniranno a giugno in quello che sarà per Joe Biden il primo viaggio fuori dagli Stati Uniti da quando entrato alla Casa Bianca.
Cina e Indo-Pacifico in cima alla lista
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