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Gas, quanto è unito il fronte europeo contro la Russia?


Indiscrezione Bloomberg: quattro aziende europee hanno pagato in rubli, almeno 10 hanno aperto un conto presso la Gazprombank per agevolare i pagamenti. Intanto la Turchia prosegue il dialogo con la Russia sugli S-400

Quanto è realmente unito il fronte occidentale nell’ostacolare la Russia dal guadagnare dalle vendite di gas? La domanda sorge spontanea all’indomani dell’indiscrezione pubblicata da Bloomberg che, interpellata una fonte vicina a Gazprom, fa sapere di quattro aziende europee che hanno risposto alla richiesta di Vladimir Putin di pagamenti in rubli per le forniture di gas dalla Federazione.

Non solo: almeno 10 compagnie avrebbero già aperto un conto presso la Gazprombank, andando così incontro alla proposta russa di un meccanismo che permetterebbe di aggirare le sanzioni imposte alla Federazione. Ma la creazione di una posizione presso la Gazprombank, per agevolare in questo modo il pagamento del gas, viola o meno la normativa sanzionatoria imposta? Sicuramente va a inficiare sul complessivo stato di salute della pressione europea verso Mosca, con la Commissione altalenante nel dare una risposta specifica sulla legittimità o meno dell’operazione.

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