Dopo l’esperienza cinematografica nei panni di Turbo, la lumaca super-veloce della DreamWork cui Han Han aveva prestato la voce di recente, il popolare scrittore, blogger, editore e pilota di rally si lancia nella regia e debutta sul grande schermo con “Never to meet Again”, in cinese “Hou Hui Wuqi”.
Questa volta non si tratta però dell’adattamento di uno dei suoi romanzi, il rallista più famoso in Cina si presenta con una scrittura originale e nuova e con una commedia che racconta di un viaggio in automobile che un gruppo di amici fa attraverso la Cina e che, secondo quanto annuncia lui stesso, renderà giustizia al suo lato ribelle. “Ma non aspettatevi le solite banalità degli altri film”, aveva assicurato durante una conferenza stampa, senza svelare ulteriori dettagli sulla trama.
Il film, in programma nelle sale a partire dal 24 luglio, vanta due dei volti più amati dai cinesi: Wallace Chung e Chen Bolin, una garanzia per il successo, soprattutto dopo che il trailer, a solo cinque ore dalla pubblicazione, ha raggiunto 1.5 milioni di visualizzazioni. “Dirigere un film era sulla mia lista delle cose da fare dopo i 30 anni”, ha dichiarato di recente la star poliedrica che ora potrà aggiungere un altro segno di spunta alla sua lista personale.
Han Han, uno degli scrittori più prolifici in Cina, blogger seguitissimo con 38 milioni di follower su Weibo, il Twitter cinese, è simbolo di una generazione di scrittori che si ripropone di svecchiare la classe di scrittori della generazione passata e post- rivoluzione culturale.
Il film d’altra parte era sin da subito apparso come un guanto di sfida lanciato da Han Han nei confronti di Guo Jinming, giovane scrittore e regista stravagante, celebrità sempre al centro dell’attenzione pubblica e abituato a far parlare di sé, nel bene o nel male. Tra i due è infatti da tempo in atto una guerra a colpi di frecciatine velenose con commenti poco ortodossi sulle capacità letterarie dell’altro.
L’affronto era quindi apparso lampante soprattutto se l’annuncio del film era arrivato all’indomani della popolarità ottenuta dal suo rivale con il terzo capitolo della trilogia “Xiao Shidai”,”Tiny Times” in inglese, un bestseller che ha dominato il botteghino con incassi superiori a 800 milioni di yuan (97 milioni di euro circa) dove star ultra famose raccontano le emozioni di una nuova generazione alla moda e determinata, sullo sfondo di ville sfarzose, auto di lusso e sfilate d’alta moda, un’arma vincente che ne ha permesso il successo immediato.
Un personaggio in netto contrasto con Han Han, Guo Jingming, eccentrico e scaltro, criticato da molti per aver messo in scena una visione materialistica della vita con il rischio di degenerare in una crisi dei valori, ma elegante e raffinato nella scrittura, l’altro, Han Han, lingua tagliente della nuova letteratura che denuncia i vizi di una generazione e i problemi di un Paese con uno stile molto più colloquiale.
Redazione AgiChina www.agichina24.it
Dopo l’esperienza cinematografica nei panni di Turbo, la lumaca super-veloce della DreamWork cui Han Han aveva prestato la voce di recente, il popolare scrittore, blogger, editore e pilota di rally si lancia nella regia e debutta sul grande schermo con “Never to meet Again”, in cinese “Hou Hui Wuqi”.