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Hong Kong, la legge sulla sicurezza preoccupa Usa e Taiwan


Hong Kong: la legge sulla sicurezza ha scatenato la forte reazione di Washington e Taipei. Per Pechino, la questione non permette l’intromissione di forze straniere

La bozza di legge sulla sicurezza — ribattezzata national security law — per Hong Kong, che il Governo cinese ha annunciato nei giorni scorsi, ha provocato la forte reazione di Stati Uniti e Taiwan, Paesi definitivamente entrati in rotta di collisione con Pechino. L’annuncio dell’Assemblea Nazionale del Popolo, che rafforzerà il controllo del Partito comunista su Hong Kong, pone in essere una serie di difficoltà, su tutte le relazioni commerciali con Washington e Taipei.

Per Mike Pompeo, Segretario di Stato Usa, la proposta della Cina — che tra l’altro bypassa il processo legislativo di Hong Kong, allontanandosi sempre più dal modello “un Paese, due sistemi” — è “disastrosa”, e invita Pechino ad “adempiere agli obblighi internazionali, rispettare l’alto grado di autonomia, le istituzioni democratiche e le libertà civili” dell’ex colonia britannica che, per l’esponente dell’amministrazione Trump, sono “fondamentali per preservare il suo status speciale ai sensi della legge” statunitense.

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