Nonostante le restrizioni anti-pandemiche punitive cinesi, le aziende europee hanno aumentato del 15% i loro investimenti in Cina nei primi sei mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente
La Corea del Nord rifiuta le aperture del sud
VERO
“Smetti di sognare invano e chiudi la bocca” ha detto Kim Yo-jong, la potente sorella di Kim Jong-un, al Presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol, che aveva proposto un generoso pacchetto di aiuti in cambio del disarmo. Kim Yo-jong ha definito il piano “stupido”. Per quanto il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, continui a diradare le apparizioni in pubblico, facendo aumentare i dubbi sulla sua salute, il Paese ha promesso di ricominciare i test nucleari. La pandemia ha colpito duro in Corea del Nord (che ha accusato Seul di aver mandato il virus oltre frontiera), portando a ulteriori ristrettezze economiche e un temporaneo ritardo nei test nucleari – che sarebbero i primi dal 2017. I test con missili balistici continuano, portando Yoon ad aggiornare i piani di guerra in caso di attacco da parte del nord.
Le aziende straniere si ritirano dalla Cina
FALSO
Aumentano le inquietudini sulle tendenze a una maggiore chiusura, sia politica che per misure sanitarie, della Cina da parte della sua dirigenza, ma questo non significa che gli investimenti esteri nel Paese stiano calando. Anzi: malgrado Pechino continui a imporre sui suoi cittadini restrizioni anti-pandemiche punitive, e le aziende straniere siano più che mai esposte al rapido mutare delle sensibilità politiche cinesi, le aziende europee hanno aumentato del 15% i loro investimenti in Cina nei primi sei mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (con un più 23.5% per la Germania). Nello stesso periodo, dagli Stati Uniti, gli investimenti diretti in Cina sono aumentati del 36.3%, dalla Corea del Sud, del 44.5%, e del 26.9% dal Giappone.
La Cina ha modificato il finale del film “I Minion”
VERO
Non per la prima volta, un film Made in Usa è arrivato in Cina ed è stato distribuito nelle sale solo dopo che le autorità hanno richiesto (e ottenuto) che ne venisse modificato il finale, affinché fosse in sintonia con gli insegnamenti ritenuti necessari nel Paese. Nel caso dell’ultimo film animato con protagonisti i Minion, infatti, il finale è stato modificato in modo tale che nessuno dei malviventi riuscisse a farla franca, e che chiunque si fosse macchiato di crimini più o meno consistenti (si tratta, dopotutto, di un cartone animato scanzonato ma senza pretese di realismo) venisse punito così come prevede la legge cinese.
Questo articolo è pubblicato anche sul numero di settembre/ottobre di eastwest.
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Nonostante le restrizioni anti-pandemiche punitive cinesi, le aziende europee hanno aumentato del 15% i loro investimenti in Cina nei primi sei mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente