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Vincenzo Boccia, l’unico leader italiano


In un Paese dove non si producono più leader all’altezza delle sfide, il Presidente di Confindustria sembra avere - caso unico in Italia - una visione di lungo periodo per un’Italia moderna e competitiva. Ma anche qualche idea per la prossima finanziaria...

Quando un Presidente di Confindustria parla di “progetto Paese”, mezza Italia storce il naso, ossessionati come siamo dal timore dei poteri forti e da un residuo di classismo (di destra e di sinistra) che ancora pervade la società italiana. Con questa intervista esclusiva, noi puntiamo a trasmettere la conoscenza di un personaggio che non può essere etichettato sbrigativamente come rappresentante dei poteri forti, nè per storia familiare e personale, nè per retorica e per l’interpretazione del ruolo che ha dato fin dal primo giorno del suo quadriennio. Cioè di interlocutore politico del Governo, che sente sulle sue spalle tutta la responsabilità di essere classe dirigente del suo paese.

Partiamo dall’Europa, dopo le elezioni: abbiamo una maggioranza europeista, ma non possiamo certo vivacchiare altri cinque anni. Quali sono le direttrici per una spinta decisiva del processo di integrazione, che influisca in modo determinante e positivo nella vita di tutti noi?

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