La Germania potrebbe mettere al bando Huawei

Berlino teme che se Huawei avesse accesso alla nuova rete 5G potrebbe fare spionaggio per conto del governo cinese. La Polonia intanto chiede all’Europa di elaborare una strategia comune, mentre gli Usa indagano su un furto di segreti industriali

Il quotidiano economico tedesco Handelsblatt ha scritto ieri che la Germania starebbe valutando la possibilità di impedire a Huawei – l’azienda cinese famosa per gli smartphone – di accedere al proprio mercato delle nuove reti 5G. Il timore, condiviso soprattutto dagli Stati Uniti e al momento non supportato da prove, è che attraverso i suoi sistemi di telecomunicazione Huawei possa fare spionaggio per conto del governo di Pechino. L’esecutivo di Angela Merkel, comunque, non ha ancora preso una decisione.

Solo pochi giorni prima dello scoop di Handelsblatt la Polonia, a seguito dell’arresto sul suo territorio di un dipendente cinese di Huawei accusato di spionaggio, aveva chiesto all’Unione Europea e alla Nato di definire una posizione comune nei confronti di Huawei. Nonostante l’Europa sembri sempre più diffidente nei confronti di questa azienda, manca una strategia formale ed univoca. In Italia – scriveva l’AGI a dicembre – Huawei sta lavorando allo sviluppo della rete 5G a Milano e a Bari-Matera in collaborazione con altre imprese.

Nel frattempo gli Stati Uniti, fa sapere il Wall Street Journal, stanno indagando su Huawei per un presunto furto di segreti industriali. La Cina invece ha condannato a morte un cittadino canadese giudicato colpevole di narcotraffico: si tratta probabilmente di un atto di ritorsione contro il Canada, che a dicembre ha arrestato la direttrice finanziaria di Huawei dietro richiesta degli Stati Uniti. Sono proprio gli Stati Uniti di Donald Trump i promotori dell’offensiva contro Huawei, che è parte dello scontro commerciale e strategico con la Cina.

@marcodellaguzzo