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Yemen, Mar Rosso liberato


Il porto di Hudaydah liberato grazie alle Nazioni Unite, ma il resto del Paese è ancora in guerra

Afaf Hussein, 10 anni, una bambina malnutrita, tiene la bambola vicino alla casa della sua famiglia nel villaggio di al-Jaraib, nella provincia nord-occidentale di Hajjah, Yemen, 20 febbraio 2019. Afaf pesa circa 11 kg e soffre di epatite, probabilmente causata da acqua infetta. Ha lasciato la scuola due anni fa perché troppo debole. REUTERS/Khaled Abdullah

Il porto di Hudaydah liberato grazie alle Nazioni Unite, ma il resto del Paese è ancora in guerra

Un piccolo ma estremamente significativo passo in avanti è stato compiuto in Yemen dagli attori in guerra nel Paese della penisola araba. Houthi e forze governative hanno volontariamente accettato — così come previsto dall’accordo di Stoccolma del dicembre 2018 — il ritiro dall’area di Hudaydah, sul Mar Rosso, liberando il porto della città, il principale scalo ad accogliere aiuti umanitari. Martin Griffiths, Inviato Speciale delle Nazioni Unite in Yemen, ha parlato al Consiglio di Sicurezza e spiegato agli Stati che “questo è il primo ritiro volontario di forze” dall’inizio del conflitto.

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