In attesa del vertice di Bruxelles, faccia a faccia preliminare tra Xi e Juncker, insieme a Macron e Merkel
Dall’ingresso della Cina nel WTO, nell’ormai lontanissimo 2001, sono passati quasi vent’anni. Due decenni che hanno rivoluzionato il mondo economico e, va da sé, le relazioni internazionali. L’incontro tra i leader europei e il Presidente cinese, ribattezzato Global Governance Forum dai media del Paese asiatico, scrive un nuovo capitolo tra i due giganti economici, tutto da scoprire: siamo ancora alle prime righe di una storia che presto o tardi vedrà la Cina come nazione più ricca al mondo.
La nuova Via della Seta non è ancora ben vista da Francia e Germania: per ora, l’Italia resta il primo e unico Paese del G7 a prendere parte al mastodontico progetto di Pechino. Ciononostante, Jean-Claude Juncker, Emmanuel Macron e Angela Merkel hanno segnalato la volontà di sottoscrivere con la Cina una relazione commerciale più equa, aprendo alla Belt and Road Initiative (BRI), se questo significa maggiore accesso al mercato cinese.
Xi Jinping ha cercato di rassicurare gli europei, dicendo che «la cooperazione è più grande della competizione: non dovremmo essere sempre preoccupati e guardarci con sospetto, ma andare avanti». Il Presidente cinese si è detto allarmato per il trend anti-globalizzazione e il desiderio di maggiore protezionismo. «Tutti i Paesi dovrebbero sostenere il multilateralismo e sfruttare appieno i suoi vantaggi, compresi quelli derivanti dal WTO, dalla Banca Mondiale e dal G20».
Xi ha sottolineato che la discussione con Juncker, Macron e Merkel ha raggiunto un consenso significativo sui temi del multilateralismo e dello sviluppo delle relazioni Cina-Europa. «L’Europa unita» — scrive su Twitter il Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker — «desidera una profonda collaborazione con la Cina, basata sulla reciprocità, e s’impegna per un multilateralismo equo ed efficace».
Xi, che invita tutti i Paesi alla collaborazione nella costruzione della Via della Seta del nuovo millennio, ha affermato che «la BRI è un’importante infrastruttura che trainerà la crescita economica globale».
@melonimatteo
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