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Dopo Washington, anche Teheran rompe


In risposta alle sanzioni di Washington, Teheran fa sapere che non rispetterà alcune limitazioni imposte dal JCPoA firmato nel 2015

Il Presidente iraniano Hassan Rouhani. REUTERS/Abdullah Dhiaa Al-Deen

In risposta alle sanzioni di Washington, Teheran fa sapere che non rispetterà alcune limitazioni imposte dal JCPoA firmato nel 2015

Il Joint Comprehensive Plan of Action, meglio noto come Accordo sul Nucleare Iraniano, è in crisi d’identità e ora anche l’Iran, principale attore in causa, prospetta nuove valutazioni sul trattato del 2015. Fonti vicine al Governo di Hassan Rouhani, Presidente della Repubblica Islamica, rendono noto che il Paese rimuoverà alcune limitazioni sulle attività nucleari imposte dal JCPoA in risposta alle sanzioni statunitensi — che hanno portato l’Iran al collasso economico — ma anche verso l’Unione Europea, che non avrebbe rispettato gli obblighi sottoscritti dall’accordo. Bruxelles è già stata informata della decisione.

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