La pizza è sicuramente uno dei cibi più famosi al mondo. Non c’è paese che non la cucini, rivisitandola in mille modi diversi.
La storia della pizza è ormai conosciuta quasi a tutti, ma nel dubbio vi rinfresco la memoria.
Nel 1889, il cuoco Raffaele Esposito creò la pizza Margherita in onore della regina d’Italia Margherita di Savoia, farcendola con pomodori, mozzarella e basilico, i tre colori della bandiera italiana.
Si dice però anche che la pizza Margherita non prenda il nome dalla regina, come detto sopra, bensì dalla disposizione della mozzarella “a fiore”, come una margherita, sopra la pizza.
Sicuramente la più famosa pizza del mondo si può gustare a Napoli, dove ci sono molte pizzerie famose che la propongono.
Una delle più famose è la pizzeria “da Michele” fondata nel 1870, che propone solo due versioni della pizza, marinara e margherita, che sono le uniche pizze riconosciute dai “puristi” della pizza.
Infatti anche “l’Associazione Verace Pizza Napoletana” riconosce queste due pizze come le uniche degne di nota, ed ha anche stabilito alcune regole per prepararle secondo la tradizione: la pizza infatti deve essere categoricamente cotta in un forno a legna, ad una temperatura di circa 485 gradi per non più di 60/90 secondi. La base dev’essere stesa a mano senza l’aiuto di un mattarello e le dimensioni non devono superare i 35 centimetri di diametro. Queste sono le regole da seguire (o provare a seguire) se si vuole preparare una buona pizza napoletana DOC.
Come dicevo prima, la pizza è ormai famosa in tutto il mondo, molte sono le pizzerie con pizzaioli italiani e non sparse per il globo che offrono un ottimo prodotto preparato e servito come se ci si trovasse in una vera pizzeria napoletana.
Ad esempio, una delle pizzerie più famose a New York è la Kestè in Bleecker Street pluripremiata da molte testate giornalistiche gastronomiche newyorkesi.
Oppure, se siete attualmente dalle parti di Melbourne, o state programmando di andarci, non potete perdervi la pizza di Johnny Di Francesco (origini italianissime) proprietario della pizzeria “400 gradi”, che ha appena vinto il primo premio come migliore pizza del mondo nel campionato mondiale che si è appena svolto a Parma, battendo italiani e non in una gara all’ultima pizza!
Ma oltre alle pizze tradizionali, quelle che più o meno tutti conosciamo, ci sono anche pizze più strane: quella che nell’impasto ha il nero di seppia è una pizza, ad esempio, che il ristorante “Memoirs” a Singapore offre ai suoi clienti, oltre a quella condita con pollo al curry e yogurt oppure quella con ananas e cipolle caramellate.
Poi ci sono le pizze super caloriche come quella che tra i suoi ingredienti ha un intero “Happy Meal” di Mc Donald’s sopra, oppure la pizza “Cheesburger” (non vi devo dire gli ingredienti vero?), ed infine la pizza con uva, porto e gorgonzola (che personalmente proverei!)
Si potrebbe davvero andare avanti all’infinito alla scoperta dei condimenti più strani che si possono mettere sulla pizza, ma soffermiamoci per un attimo sulla “007 Pizza Royale”. No, non è il titolo sbagliato di un film di James Bond, ma il nome della pizza che fino a qualche tempo fa deteneva il record come pizza più cara del mondo.
Domenico Crolla, proprietario della pizzeria “Bella Napoli” di Glasgow, ha pensato di inventare questa pizza per scopi benefici.
Infatti la sua pizza costa intorno ai 3500 pounds, quasi 4000 euro ed è fatta con ingredienti, ovviamente, di prima scelta e qualità: caviale marinato in champagne Dom Perignon, salmone affumicato scozzese, aragosta marinata in cognac pregiato, aceto balsamico di ottima qualità e carne di cervo. Una volta avuta l’idea, l’ha messa all’asta su Ebay ed i ricavati sono andati interamente in beneficenza.
Ma questa ancora non è la pizza più costosa del mondo. Infatti il pizzaiolo italiano Renato Viola ha inventato una pizza che costa quasi 9000 euro, la “Louis XIII”.
Gli ingredienti? Anche qui sulla qualità non sono andati al risparmio: 3 tipi di caviale (di storione iraniano, di storione caspio-danubiano di cui è proibita la pesca oltre i 100 esemplari l’anno, ed un caviale di varietà Ossetra”, che al kg costa sui 2000 dollari), aragosta “Palinurus Elephas” una tra le più pregiate in commercio, mozzarella di bufala trattata con sale rosa Murray River australiano, e cognac Louis XIII Remy Martin, solo per intenditori.
Nel prezzo della pizza, è compreso anche il “servizio”. Infatti, a domicilio, arriva non solo la pizza più cara del mondo, ma anche uno chef, il pizzaiolo stesso ed un sommelier, che vi farà degustare una buonissima bottiglia di Krug, il più costoso tra gli champagne.
Qui potete trovare la mia versione di una pizza adatta ai celiaci: http://www.angelinaincucina.com/pizza-col-cavol-fiore/
Qui invece una mia versione per una pizza super veloce, adatta per ospiti dell’ultimo minuto: http://www.angelinaincucina.com/pizza-senza-lievitazione-superbuonissima/
La pizza è sicuramente uno dei cibi più famosi al mondo. Non c’è paese che non la cucini, rivisitandola in mille modi diversi.
La storia della pizza è ormai conosciuta quasi a tutti, ma nel dubbio vi rinfresco la memoria.