Nel 2021 siamo passati dalla conta dei contagi alla conta dei vaccini. Se siamo bravi, torneremo a una situazione di quasi normalità a metà di quest’anno. Intanto, ecco cosa altro accadrà
Questo terribile 2020 si è chiuso all’insegna della pandemia, con più di 80 milioni di contagiati nel mondo e quasi due milioni di morti. Come argomentiamo meglio in altri articoli della rivista, il 2021 sarà caratterizzato dalla corsa ai vaccini: nella migliore delle ipotesi, torneremo a una situazione di quasi normalità a metà di quest’anno, se saremo stati bravi a vaccinare almeno uno dei 5 miliardi di adulti nel mondo.
L’Unione europea si è mossa da grande potenza, acquistando quasi 2 miliardi di dosi di vaccino, più di quattro volte la popolazione europea, e le sta distribuendo con grande efficienza e puntualità a tutti gli Stati membri.
Ma accadrà anche altro nel 2021. Ho scelto 10 eventi degni di nota:
- L’uscita del Regno Unito dall’Ue segnerà l’inizio della lenta deriva di Londra verso un ruolo geopolitico marginale, mentre la Scozia si preparerà all’indipendenza;
- L’insediamento del Presidente Joe Biden comporterà molte novità, a partire dal recupero dell’Iran nella comunità internazionale. Mentre scrivo, il popolo trumpiano sta occupando il Congresso. Sarà interessante verificare come la democrazia americana saprà riprendersi da una ferita gravissima come questa e riconquistare il suo ruolo di superpotenza responsabile che tutti vorremmo rivedere;
- La ripresa della corsa allo spazio, su iniziativa di più Paesi, con tre sonde che saranno inviate su Marte da Usa, Cina ed Emirati Arabi (febbraio); e nuove missioni spaziali russe (settembre ) e – per la prima volta con persone a bordo – indiane (dicembre);
- Alcuni eventi sportivi segneranno la fine della fase acuta dell’emergenza pandemica: i Campionati europei (rinviati dal 2020) e sudamericani di calcio, a giugno; e quelli europei femminili a luglio;
- Due elezioni politiche saranno più importanti di altre, entrambe a settembre: quelle a Hong Kong, una verifica cruciale del confronto tra società hongonchina e autorità cinesi; e quelle in Germania, che sanciranno l’uscita di scena di Angela Merkel e l’ingresso nella coalizione di Governo dei nuovi Verdi di Robert Habeck e Annalena Baerbock;
- L’Expo 2020 sarà finalmente inaugurato a ottobre a Dubai, vetrina delle ambizioni del mondo post-pandemia;
- A Glasgow, si terrà a novembre la COP 26, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, per rilanciare gli impegni derivanti dagli Accordi di Parigi, a partire dal limite all’incremento della temperatura globale sotto i 2 gradi all’anno;
- Sarà l’anno delle auto elettriche, con un incremento previsto di vendite del 50%, fino a raggiungere il 5% del totale delle vendite nel settore automotive;
- A dicembre, cadrà il 30mo anniversario dalla fine dell’Unione Sovietica: rifletteremo sul percorso fatto dai Paesi nati da quell’implosione, così come sarà interessante sapere dai nostri giornalisti a Mosca e nelle altre capitali orientali se saranno di più le persone che festeggeranno o più quelle che rimpiangeranno l’Urss…
- Il valore delle 5 Big Tech – Apple, Microsoft, Amazon, Alphabet e Facebook – supererà, nel corso del 2021, gli 8 trilioni di dollari, uscendo dalla crisi molto meglio di come ci sono entrate. Il titolo della sola Amazon valeva a gennaio di un anno fa 1900 dollari, mentre ora ne vale quasi il doppio. È forse il segnale più eloquente dei cambiamenti che ci aspettano nei prossimi anni.
Questo articolo è la Prima Pagina del numero di gennaio/febbraio 2021 di eastwest.
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