L’ARTE – Amanda Gorman: la poesia diventa politica
Le "montagne da scalare" per Amanda Gorman sono la sostenibilità e l’invenzione di nuovi codici. Amanda è il prototipo della nuova generazione di democratici
Le “montagne da scalare” per Amanda Gorman sono la sostenibilità e l’invenzione di nuovi codici. Amanda è il prototipo della nuova generazione di democratici
Parlare di arte nell’era del Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, significa dire Amanda Gorman. Non è un artista in senso stretto. Lei non dipinge, non scolpisce, non fa foto, né video. Almeno per il momento. La sua arte sono le parole. Gorman è una poetessa e attivista impegnata a combattere temi come il razzismo, l’emarginazione, la diaspora africana e la disparità dei generi. Biden l’ha voluta accanto a sé il giorno del giuramento e lei ci è andata. Splendida nel suo vestito giallo di Prada, ha declamato davanti a una platea globale e senza un briciolo d’emozione “The hill we climb”, una poesia di stampo sociale con forti venature rap creata dopo i violenti disordini a Capitol Hill dello scorso 6 gennaio.
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Abbonati per un anno a tutti i contenuti del sito e all'edizione cartacea + digitale della rivista di geopolitica
Abbonati per un anno alla versione digitale della rivista di geopolitica