spot_img

Mattarella all’Ue: “Serve una politica estera e di sicurezza comune”


Il capo dello Stato non ha mai cessato in tutto il suo mandato di richiamarsi ai valori europei. Ma non ha neppure risparmiato, all'occorrenza, dure critiche ai Paesi membri che tradivano lo spirito dell'Unione europea

Il capo dello Stato non ha mai cessato in tutto il suo mandato di richiamarsi ai valori europei. Ma non ha neppure risparmiato, all’occorrenza, dure critiche ai Paesi membri che tradivano lo spirito dell’Unione europea

Il rilancio delle istituzioni comunitarie è certamente il sigillo del settennato di Sergio Mattarella, ormai entrato nell’ultimo tratto del “semestre bianco”. Ma anche nell’ultima fase del suo mandato il capo dello Stato non cessa di richiamarsi ai valori europei, non solo per il suo ruolo di “guardiano” dello spirito della Costituzione (che contempla il disegno di costruzione della casa comune europea, a cominciare dai Trattati fondativi) ma anche perché interpreta e condivide l’apertura all’Europa e il suo sempre maggiore protagonismo legislativo (il 60% dei decreti legislativi italiani, che hanno pieno valore di legge ordinaria, nasce a Bruxelles o a Strasburgo).

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Abbonati per un anno a tutti i contenuti del sito e all'edizione cartacea + digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €35

Abbonati per un anno alla versione digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €15

- Advertisement -spot_img

Tensioni tra Egitto e Israele

Singapore: chi è Lawrence Wong

rivista di geopolitica, geopolitica e notizie dal mondo