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Nigeria: legge/escamotage per trattenere la fuga dei cervelli


Oltre la metà dei medici registrati in Nigeria lavora all’estero. In Usa, Uk, Sudafrica, Arabia Saudita e Paesi del Golfo, il personale formato è altamente richiesto, e le condizioni disastrose del sistema sanitario nigeriano spingono i giovani laureati ad andarsene

Da sempre, la Nigeria conta tra i Paesi più colpiti dal brain drain, la fuga di cervelli. Sin dall’indipendenza, soprattutto i giovani con un alto livello di istruzione hanno infatti lasciato lo stato per cercare migliori opportunità altrove, facilitati anche dal fatto di parlare una lingua franca come l’inglese. Negli ultimi anni, l’emigrazione di massa ha colpito in maniera particolare il settore medico, sia perché si tratta di un ambito in cui il personale formato è altamente richiesto, sia a causa delle condizioni disastrose del sistema sanitario nigeriano.

Ora, però, in Nigeria la politica ha deciso di affrontare con forza la questione, cercando di cambiare rotta e di rendere estremamente più difficile l’emigrazione per i giovani laureati. É di questi giorni infatti la notizia, riportata da Deutsche Welle e da numerosi giornali locali, per cui il Parlamento di Abuja starebbe valutando di introdurre un divieto per i dottori di lasciare il Paese per cinque anni, dopo aver concluso gli studi universitari.

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