C’è una vecchia – anzi, vetusta, lisa e totalmente consumata – maledizione araba (o forse cinese, ma non importa): Che tu possa vivere in tempi interessanti.
Preoccupa dunque osservare che, come rivela il sommario di questo numero, i nostri tempi non sono “meramente” interessanti ma assolutamente affascinanti.
Il dittatore di una certa sabbiera mediorientale uccide un gran numero di inermi concittadini col gas nervino. Fermato – si fa per dire – annuncia che manderà una fattura all’Occidente per il costo della distruzione delle armi chimiche che già non doveva avere: vuole un miliardo di dollari con lo sconto… Lo si prende sul serio e il mediatore che lo ha coperto viene proposto al Nobel per la Pace. I morti sono sempre morti.
La meno attraente proprietà immobiliare del pianeta – che non è nemmeno del tutto immobile, essendo solo uno strato di ghiaccio che galleggia sui gelidi mari dell’Artico – diventa un oggetto di desiderio internazionale.
Scienziati militari e strateghi di molti Paesi improvvisamente cercano di capire come i loro soldati potranno ammazzarsi su un terreno dove – freddo a parte – non c’è assolutamente niente. I canadesi, solitamente abbastanza pacifici, annunciano che le ricerche su una motoslitta da guerra stealth – come i bombardieri – sono a buon punto.
Gli Spagnoli e gli Inglesi – avendo risolto gli altri loro problemi più pressanti – decidono di far ripartire una contesa diplomatica e militare che dura, senza profitto alcuno, da trecento anni. Il vincitore, ammesso che ce ne sia uno, potrà tenersi un’inutile massa di roccia popolata dall’ultima colonia di macachi nativi dell’Europa e gli operatori di un certo numero di casinò online. Il sacro fiume Gange, in cui dai tempi immemorabili gli indù dell’India s’immergono per la purificazione, risulta oramai talmente inquinato che rischia di mandare i fedeli che toccano le sue acque direttamente nell’aldilà, senza lasciargli il tempo di commettere nuovi atti impuri prima della partenza.
E, come se queste assurde disgrazie da sole non bastassero, il Messico sta finendo il cioccolato.
È la natura del giornalismo che accentua il negativo – per l’appunto “interessante”. Fortunatamente, riportiamo notizia anche del 40° anniversario della nascita di El Sistema, uno splendido progetto internazionale che dà un futuro e una cultura democratica ai giovani diseredati attraverso la musica. L’articolo è – come molti altri interessanti contenuti di cui non abbiamo lo spazio per parlare qui – da leggere.
C’è una vecchia – anzi, vetusta, lisa e totalmente consumata – maledizione araba (o forse cinese, ma non importa): Che tu possa vivere in tempi interessanti.
Preoccupa dunque osservare che, come rivela il sommario di questo numero, i nostri tempi non sono “meramente” interessanti ma assolutamente affascinanti.