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Nucleare, l’Europa è preoccupata del disimpegno Usa


Gli alleati europei stanno facendo pressioni sugli Stati Uniti per evitare che adottino la dottrina del "no first use" delle testate nucleari. Il rischio è che l’indebolimento della deterrenza americana possa rendere Cina e Russia più assertive

Gli alleati europei stanno facendo pressioni sugli Stati Uniti per evitare che adottino la dottrina del “no first use” delle testate nucleari. Il rischio è che l’indebolimento della deterrenza americana possa rendere Cina e Russia più assertive

Un gruppo di Paesi alleati degli Stati Uniti, sia europei che asiatici, sta facendo pressioni sull’amministrazione di Joe Biden per evitare modifiche alla dottrina americana sulle armi nucleari. In Europa sono la Francia, la Germania e il Regno Unito; nell’Asia-Pacifico, invece, il Giappone e l’Australia. Nonostante la distanza che li separa, tutti loro condividono il timore che la Casa Bianca possa adottare una postura di no first use” delle testate nucleari (“non colpire per primi”, potremmo tradurre), oppure che possa dichiarare che “l’unico scopo” (sole purpose) di questi armamenti sia prevenire o rispondere a un attacco equivalente.

Un “grosso regalo” a Cina e Russia?

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