Se chi ama l’Irlanda intraprende una nuova permanenza a Dublino proprio verso la fine di ottobre, allora può sentirsi doppiamente fortunato, mentre trascina le sue valigie sotto l’occhio semi-illuminato delle zucche alle finestre, tra vetrine velate da ragnatele di lana costellate di ragnetti e di sagome di fantasmi, mentre gruppi di ragazzini si portano dietro nelle periferie rottami di legno utili per i tradizionali fuochi.
Sì perchè “Halloween” (per essere completi “All Hallows’ Evening” chiamata anche “Hallowe’en”, “Allhalloween”, “All Hallows’ Eve”, “All Saints’ Eve”) sarà pure una festa cristianizzata comune a molti paesi nel periodo che marca il ricordo dei cari estinti: ma di sicuro è dall’Irlanda che la tradizione ha conquistato il resto del mondo, radicandosi soprattutto in Regno Unito e Stati Uniti, dove l’aspetto più evidente delle espressioni della celebrazione visibili in strada nei travestimenti e nei giochi, è il ricorso al senso del ridicolo per esorcizzare una delle paure più antiche, quella della morte.
La festa stessa di Halloween è il fantasma di un’altra ricorrenza osservata in Irlanda, Scozia, Isola di Man, Galles e alcune regioni della attuale Inghilterra, in tutto il Gaeltacht, l’area culturale celtica: il Samhain, data del calendario che segnava il passaggio dalla stagione dei raccolti a quella buia e temuta dell’inverno. Con pochi cambiamenti questa tradizione si estese nel tempo ai paesi di lingua anglosassone, e da lì agli altri popoli dell’occidente, in una sorta di globalizzazione inversa, dal piccolo verso il grande.
Per queste ragioni, considerato che certamente l’Irlanda è un orgoglioso erede del Gaeltacht (la repubblica è l’unico stato in cui il gaelico è lingua ufficiale accanto all’inglese) nessuno potrà vietare allo spirito di questa festa, oggi chiamata Halloween, di vagare per l’isola: e allora ancora una volta figure avvolte nei lenzuoli saranno ospitate nelle finestre per ammonire i visitatori, tra i mobili dei pub verranno sospese zucche illuminate, i negozi venderanno dolcetti al gusto di zucca ed in periferia non mancheranno roghi tradizionali e fuochi artificiali.
Gli amici la sera del 31 ottobre si presenteranno travestiti nei modi più fantasioni e sebbene siate stati in Irlanda molte volte e pure se vi ci state stabilendo a lungo per la terza volta, sarete inevitabilmente lo stesso stregati da qualcosa che ormai pensavate di riconoscere ma che invece vi sorprende di nuovo, una atmosfera sospesa a metà tra l’ironico e il grottesco, tra il pittoresco e il notturno.
Nel frattempo la televisione TG4 (TG Ceathair) trasmetterà Harry Potter in gaelico, perchè anche i fantasmi possono aggiornarsi e perciò l’occhialuto maghetto nato dalla penna di Joanne Rowling non si troverà minimamente a disagio nelle vetrine delle librerie, tra zucche sorridenti e teschi stravaganti, naturalmente purchè per una notte accetti tutti gli scherzi.