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Scattano i dazi Usa contro l’Europa


Nonostante la crisi coronavirus abbia messo in ginocchio il comparto aereo, Washington fa partire le misure sul consorzio europeo Airbus, in seguito al pronunciamento Wto del 2019

È notte fonda per il mercato aeronautico. Dopo lo stop ai voli deciso dai vari organismi nazionali e internazionali per far fronte all’emergenza coronavirus, arriva una nuova mazzata che, stavolta, colpisce direttamente il consorzio europeo Airbus. Dopo il pronunciamento dello scorso anno di un panel dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, che ha stabilito la concorrenza sleale subita dalla statunitense Boeing grazie agli aiuti di Stato all’Airbus, gli Usa possono rivalersi sull’Unione europea per una cifra pari a 7.5 miliardi di dollari in nuovi dazi.

E Washington parte proprio col consorzio europeo: dalle ore 12 di ieri, le tariffe sugli aerei Airbus prodotti in Europa salgono dal 10 al 15%. La misura era stata preannunciata a febbraio 2020, in un clima del tutto diverso da quello che ora vive l’intera comunità internazionale. Il portavoce dell’azienda europea, Clay McConnell, ha chiesto al Governo degli Stati Uniti di lavorare insieme all’Ue per trovare una soluzione. “L’evoluzione del Covid-19 a pandemia globale e il suo impatto sull’industria aeronautica rafforza il bisogno di mettere da parte questa vecchia diatriba per trovare una soluzione sostenibile per l’intero settore”, ha sottolineato McConnell.

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