Il o la padrona di casa in Cina è una sorta di istituzione: logica ferrea, capacità contrattuale al limite dell’umano, disponibilità di tempo ultra limitata o fin troppo copiosa, è una delle figure chiave della permanenza di uno straniero nell’ex Celeste Impero. La relazione con il o la landlord è propedeutico alla sopravvivenza e alla capacità di ambientarsi nelle città cinesi e può consegnare all’ignaro laowai straordinarie rivelazioni.
La padrona di casa (房东fangdong) più importante degli anni pechinesi è stata sicuramente quella di una delle prime case della capitale dove ho abitato. Contatti zero, l’appartamento era ereditato da un’amica italiana che se ne andava: non vidi la padrona di casa fino al terzo mese, quando si trattò di pagare la seconda tranche dell’affitto.
Avevo alcuni problemi: in primo luogo mi erano entrati in casa e mi erano state rubate tutte le chiavette, gli hard disk, cd. In secondo luogo, la casa puzzava terribilmente di gas. Decisi di affrontare, data la scarsa confidenza, solo il primo dei problemi, intanto.
Lei si era posta, come sempre si sarebbe posta: ferma e immobile sulla porta, la mano tesa per il malloppo, con netti segnali di chi non aveva alcuna intenzione di entrare nell’appartamento. Le chiesi di entrare, le offrii il mitico bicchiere d’acqua calda e le consegnai immediatamente il malloppo (allora quella casa costava 180 euro circa al mese, nel 2007. Oggi costa almeno 400 euro).
Poi arrivai al punto.
– Mi sono entrati in casa, le dissi.
– Sì, fece lei.
– Quindi…
– Quindi?
– Insomma…
– Insomma?
– Forse sarebbe il caso che mi cambiassi la serratura?
– Perché?
(Parentesi: ero stato avvisato che questo tipo di lavoretti classici di un appartamente decadente e che si rendono necessari ogni settimana, la fangdong preferiva farli fare a suo marito, noto tuttofare e tuttologo, con risultati, sempre, più che mai scadenti nonché pericolosi, come quando mi propose di tenergli un cavo della luce penzolante, senza spegnere il contatore. Quindi in questa parte del discorso, già era attivo il ragionamento su: come farsi cambiare la serratura, di sicuro, ma non dal marito).
– Perché così se qualche “ladro” vuole entrare di nuovo, la serratura è diversa, dissi sicuro delle mie ragioni.
Si era alzata e aveva sorriso.
– Se sono entrati con questa serratura, senza sfondare, ma con una chiave, perché non potrebbe farlo con una serratura nuova?
– Hai ragione, feci stordito.
Lei si era alzata e con uno scatto felino mi lasciò lì, davanti a quel maledetto bicchiere d’acqua bollente.
Mesi dopo mi feci forza: la chiamai per la questione del gas.
In pratica: per non pagare le bollette lei e il marito tuttofare (c’è da giurare sia stato lui), avevano creato un accrocchio difettoso, sfilacciato, con rivoli sospetti sui tubi marci: non si pagava, ma si rischiava la vita.
La feci entrare, in modo scorbutico, come pensavo solo io potessi fare.
– Cosa senti? – le chiesi, portandola in cucina (circa 2 metri dall’ingresso, non era una grande passeggiata, in effetti)
– Il rumore delle auto?
– No, non solo (ci passava l’anello sotto, un po’ il Gra romano o la “circonvalla” a Milano, solo che a Pechino gli “anelli” sono sei).

Ci guardammo, la sfida era aperta.
– C’è odore di gas.
– Ah.
– Quindi?
– Guarda, se ti aggiustiamo sta cosa devi pagare il gas.
– Preferisco pagare, che essere gasato.
– Ma non puoi tenere un po’ aperta la finestra?
Ecco. In effetti facevo così e tutto sommato il problema era risolto.
Ma in quel momento ero al massimo della concentrazione, linguistica, problematica, di soluzioni possibili e soprattutto: volevo aver ragione.
– Si posso farlo, ma qui d’inverno fa meno venti, entra freddo.
Lei mi aveva guardato e aveva sospirato e aveva accennato un sorriso.
Avevo perso.
Lo intuii subito.
– Aprila un po’ meno.
E via.
Il o la padrona di casa in Cina è una sorta di istituzione: logica ferrea, capacità contrattuale al limite dell’umano, disponibilità di tempo ultra limitata o fin troppo copiosa, è una delle figure chiave della permanenza di uno straniero nell’ex Celeste Impero. La relazione con il o la landlord è propedeutico alla sopravvivenza e alla capacità di ambientarsi nelle città cinesi e può consegnare all’ignaro laowai straordinarie rivelazioni.