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Ucraina, settimana decisiva per Russia, Nato e Stati Uniti


Numerosi i colloqui per la sicurezza in atto in questi giorni: a Ginevra confronto Mosca-Washington, a Bruxelles incontro tra il Segretario Generale Stoltenberg e il Governo di Kiev

Basse aspettative, situazione in completo divenire, lontano un punto di incontro: può essere così riassunto in poche righe lo stato dell’arte del rapporto tra la Russia, la Nato e gli Stati Uniti, con il nodo Ucraina al centro delle discussioni tra i vari player internazionali e regionali. Quella appena iniziata è una settimana decisiva per comprendere come le capitali si muoveranno per trovare una soluzione a quella che, a Occidente, è vista come una minaccia d’invasione del Paese est europeo da parte della Russia, mentre a Mosca, al contrario, come un avvertimento all’allargamento della sfera d’influenza del Patto atlantico verso i confini della Federazione.

Di certo ci sono circa 100 mila truppe russe al confine con l’Ucraina, con l’amministrazione di Joe Biden che tempestivamente avvertì Vladimir Putin di essere a conoscenza dei movimenti del suo esercito verso ovest. In un susseguirsi di incontri preliminari, dichiarazioni e ragionamenti sulle azioni da compiere, si è giunti al primo mese del 2022 sull’orlo del precipizio, tanto che il Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg è arrivato ad affermare che l’organizzazione per il Patto atlantico è pronta per “un nuovo conflitto armato in Europa” se i negoziati dovessero fallire. “Sono a conoscenza della storia russa. Per secoli hanno avuto guerre con i propri vicini. Ma ora ha un’alternativa: cooperare, lavorare con la Nato”, ha dichiarato il Segretario.

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