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L’atteso via libera dell’Ue a nucleare e gas per accompagnare la transizione verde


La Commissione sta predisponendo l’atto delegato che conterrà la tassonomia delle fonti di energia sostenibili per indirizzare gli investimenti. Timmermans e von der Leyen assecondano il pressing dei Governi

A Bruxelles è ormai diventato un segreto di Pulcinella: energia nucleare e gas saranno ricompresi nella tassonomia Ue, il testo più atteso nel caldo autunno dell’Europa comunitaria. Dovrebbe arrivare già a novembre, in anticipo sulla scadenza prevista entro fine anno, e scongiurando anzi il rischio di un rinvio che sembrava possibile ancora qualche settimana fa. Dietro un’etichetta che su due piedi non dice molto di sé si cela l’atto delegato nel quale la Commissione europea metterà nero su bianco la classificazione delle fonti di energia più o meno verdi, ranking attraverso cui fornire agli investitori finanziari una definizione comune per mobilitare i capitale privati verso progetti sostenibili.

Il pressing a vario titolo dei Governi degli Stati membri è andato in porta, con la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen e il suo numero due Frans Timmermans, lo zar ambientalista del Green Deal EU, che negli ultimi giorni hanno anticipato che per accompagnare la transizione ecologica dall’energia fossile alle rinnovabili non si potrà fare a meno di fonti non proprio green come il gas naturale e il nucleare. Purché il riconoscimento “green” (o quasi) di entrambi cammini di pari passo, così da disinnescare opposti veti.

Energia e nucleare

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