spot_img

Trump-Biden: è scontro durissimo


Gli ultimi due mesi di campagna si preannunciano senza esclusione di colpi. In ballo non c’è solo la democrazia americana

A Portland è successo quello che si temeva da tempo. I manifestanti del Black Live Matters, il movimento impegnato nella lotta contro il razzismo, si sono scontrati con i sostenitori del Presidente Donald Trump e un uomo è morto. Non è ancora chiara la dinamica dell’omicidio: si sa che la vittima indossava un cappellino dei Patriot Prayer, un gruppo dell’estrema destra, e faceva parte di una carovana di auto pro-Trump arrivata in città proprio mentre si svolgeva la manifestazione contro il razzismo.

Nella città dell’Oregon, i manifestanti anti-razzisti protestano da più di 90 giorni, cioè da quando a Minneapolis George Floyd è rimasto senza respiro per il ginocchio piantato nel collo da un agente della polizia. La sparatoria giunge al termine di un’altra settimana di forti tensioni, iniziata quando la polizia di Kenosha, in Wisconsin, ha sparato ripetutamente a un nero, Jacob Blake, provocando nuove proteste contro il razzismo e la brutalità della polizia. “All Lives Matter“, ha twittato Donald Trump, invocando l’intervento della Guardia Nazionale e accusando di incapacità il sindaco democratico della città Ted Wheeler, a suo dire incompetente quanto “Sleepy Joe Biden”. La campagna elettorale per le presidenziali è entrata nel vivo e i toni si fanno sempre più accesi.

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Abbonati per un anno a tutti i contenuti del sito e all'edizione cartacea + digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €35

Abbonati per un anno alla versione digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €15

ARTICOLI CORRELATI

rivista di geopolitica, geopolitica e notizie dal mondo