Biden viene scelto soprattutto perché sembra l’unico in grado di competere con Trump. Coronavirus permettendo…
Sarà il 77enne Joe Biden lo sfidante di Donald Trump alle elezioni presidenziali di novembre.
Ieri, il candidato democratico alla presidenza degli Stati Uniti è stato dichiarato il vincitore anche delle primarie democratiche in Alaska, dopo un voto avvenuto per posta, a causa delle misure imposte per il contenimento del Covid-19.
Le schede sono state emesse prima che il senatore del Vermont Bernie Sanders si ritirasse, la scorsa settimana, dalla corsa per le nomination. L’ex vicepresidente di Barack Obama ha vinto col 55,3% delle preferenze, ottenendo 9 dei 15 delegati disponibili. Questa vittoria si aggiunge a quelle in Florida, Illinois, Arizona, South Carolina, Washington, Michigan, Missouri, Mississippi e Idaho. Sarà dunque lui a sfidare The Donald, con il quale ha più di qualche conto in sospeso, a partire dal tentativo del Presidente americano di mettere nei guai suo figlio Hunter, per un presunto caso di corruzione in Ucraina. Tentativo che ha portato poi alla nota vicende dell’Ukrainegate e alla richiesta di impeachment da parte dei democratici.
Joe Biden, cattolico, con una lunga carriera al Senato, si presenta agli elettori come l’erede di Barack Obama.
La sua vittoria, che all’inizio delle primarie sembrava improbabile, dopo alcune performance parecchio sotto tono, si deve in parte all’agenda, per molti americani troppo radicale, del suo avversario e in parte all’idea che lui, più di Sanders, abbia delle chance di vittoria contro Trump.
Molte sono le sfide che lo attendono: in primis, quella di dare una nuova unità al Partito dell’asinello (dopo che l’indipendente Sanders ha creato più di una frattura con la base) e riuscire a mobilitare quanti più elettori possibili per le elezioni di novembre. A differenza di Bernie Sanders, Biden ha suscitato scarsissimo entusiasmo tra i giovani elettori, il voto degli under 30 è andato tutto all’ex Senatore del Vermont. Ai giovani, Biden si è rivolto con un accorato appello video: “Lasciatemi dire in particolare ai giovani elettori che sono stati ispirati dal senatore Sanders: vi ascolto. So cosa c’è in ballo. So cosa dobbiamo fare. L’obiettivo della nostra campagna e il mio obiettivo come candidato alla presidenza è unire questo partito e poi unire la nazione”.
Se i giovani non voteranno in largo numero il prossimo 3 novembre, sarà molto difficile per Biden battere Trump. Sia Biden che l’establishment del partito che lo sostiene sono in buona parte composti di ultrasettantenni e il candidato democratico dovrà impegnarsi non poco per rimodulare almeno in parte la sua agenda su temi scottanti come l’assistenza sanitaria e i cambiamenti climatici, se vorrà attirare il voto dell’elettorato più giovane.
E certamente, l’evoluzione della pandemia coronavirus rischia di essere protagonista anche delle scelte degli americani.
Sarà il 77enne Joe Biden lo sfidante di Donald Trump alle elezioni presidenziali di novembre.
Ieri, il candidato democratico alla presidenza degli Stati Uniti è stato dichiarato il vincitore anche delle primarie democratiche in Alaska, dopo un voto avvenuto per posta, a causa delle misure imposte per il contenimento del Covid-19.
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