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Zambia e Zimbabwe: grave crisi energetica a causa della siccità


Il livello della diga di Kariba, una delle più grandi al mondo, che genera energia idroelettrica per milioni di persone, è sceso a un minimo storico, costringendo le aziende energetiche locali a operare drastici tagli

Una forte ondata di siccità sta colpendo in questi mesi l’Africa meridionale, con importanti conseguenze per l’accesso all’acqua potabile e per la sicurezza alimentare della popolazione. Forse ancora più devastante è però l’impatto per quanto riguarda la produzione di energia elettrica nella regione. Qui, infatti, Zambia e Zimbabwe si basano da decenni sull’elettricità che viene prodotta grazie ai sistemi di dighe presenti nei due Paesi.

In particolare, è fondamentale l’apporto della Diga di Kariba, che delimita l’omonimo lago artificiale e si trova lungo il corso del fiume Zambesi, al confine tra i due stati. La siccità di questo periodo ha tuttavia portato ad un notevole abbassamento del livello del lago Kariba, rispetto alle medie stagionali. Ed ha così causato una forte diminuzione dell’energia idroelettrica generata: al momento, sia lo Zambia che lo Zimbabwe possono contare su una produzione minore ai 400 megawatt, meno della metà degli oltre mille che l’impianto potrebbe garantire.

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