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Verso la Conferenza sul futuro dell’Europa


L'Unione europea è a un punto di svolta: o si cambia corso o il progetto è in pericolo. Scrive il Direttore della rivista online Agenda geopolitica della Fondazione Ducci

L’Unione europea è a un punto di svolta: o si cambia corso o il progetto è in pericolo. Scrive il Direttore della rivista online Agenda geopolitica della Fondazione Ducci

A settanta anni dalla dichiarazione Schuman e dieci anni dopo l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, che solo parzialmente ha recepito le istanze del progetto di Costituzione europea naufragato nel 2007 dopo l’esito negativo dei referendum in Francia e nei Paesi Bassi, l’Unione europea è nuovamente a un punto di svolta: o si cambia il corso politico (più, ma anche, diversa Europa) o l’intero progetto rischia di crollare. Tre sono le sfide da affrontare con coraggio e lucidità: l’emergenza sanitaria originata dal Covid-19, la crisi economica provocata dalla pandemia e il ruolo dell’Europa nel mondo. La battaglia ideologica si svolgerà sul modello di Europa che si vuole costruire: quello mercantilista che mira a rafforzare la dimensione intergovernativa a scapito di quella comunitaria, modello sostenuto dai Paesi nordici e dal Gruppo di Visegrad, oppure quello orientato a dar vita a un’Europa economicamente e politicamente integrata, modello sostenuto dai Paesi mediterranei e, seppur in maniera più sfumata, dalla Germania.

Le sfide del futuro

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