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Sui colloqui Iran-Usa, l’incognita delle elezioni a Teheran


Il 18 giungo si svolgeranno le elezioni presidenziali in Iran, guardate con molto interesse dagli Stati Uniti, che vogliono riaprire i canali con Teheran senza chiuderli con Riad e Tel Aviv

Il 18 giungo si svolgeranno le elezioni presidenziali in Iran, guardate con molto interesse dagli Stati Uniti, che vogliono riaprire i canali con Teheran senza chiuderli con Riad e Tel Aviv

Il prossimo 18 giugno gli iraniani saranno chiamati a eleggere il nuovo Presidente. Come al solito e per grandi linee lo scontro sarà tra conservatori e riformisti. I riformisti non sono messi bene: lo scherzo di Trump di uscire dall’accordo nucleare e gli omicidi mirati israeliani forniscono argomenti all’ala più dura, l’inflazione è alle stelle e l’economia, nonostante sia in leggera crescita, è stata in recessione per i due anni precedenti. Come sempre prima del voto iraniano la situazione per chi non conosce a fondo le dinamiche della politica e della società iraniane è confusa, moltissimi candidati, attesa per altri e per sapere se e quanti verranno bloccati dal Consiglio dei guardiani.

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