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Afghanistan: il regime talebano vieta alle ragazze il ritorno a scuola


Il primo giorno dell’anno scolastico afghano, 23 marzo, le scuole superiori femminili non hanno riaperto. Immediata la reazione internazionale, sono a rischio finanziamenti e donazioni. Oggi la conferenza Onu sull’assistenza umanitaria al Paese

La recente decisione dell’amministrazione afghana di negare la riapertura delle scuole superiori femminili riaccende la luce sul Paese e sulle gravi conseguenze sui diritti umani dalla presa del potere dei Talebani. In particolare, cosa è cambiato negli aiuti umanitari? Fino a che punto gli Stati e i donatori internazionali sono disposti a interagire con questa autorità?

Il 23 marzo, in occasione del primo giorno dell’anno scolastico in Afghanistan, le ragazze delle scuole femminili secondarie sarebbero dovute tornare sui banchi, dopo che le scuole erano state chiuse a fine agosto, quando i Talebani avevano ripreso il potere nel Paese. Alla fine però non c’è stata alcuna riapertura: il regime talebano ha emesso un decreto che vieta alle studentesse degli istituti secondari di andare a scuola. È stato detto loro di rimanere a casa fino a quando l’Emirato islamico non annuncerà la prossima decisione, con un piano elaborato per la loro riapertura.

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