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Pietro il Grande


Il primo imperatore della Russia impose una tassa sulle barbe e annesse l'Ucraina.

Quando nel 1697, lo zar e primo imperatore russo Pietro il Grande intraprese la sua “grande ambasceria” in Europa in cerca di alleati contro il sultano turco e il khanato di Crimea in Ucraina, non immaginava l’impatto che quel viaggio avrebbe avuto nel suo Paese.

Personaggio affascinante e ricco di contraddizioni che, a partire da Voltaire, ha sempre sconcertato gli storici, questo riformatore dall’imponente statura di due metri, incline agli eccessi dell’alcol e che mandò il proprio figlio al patibolo, viene soprattutto ricordato per aver trasformato il regno medievale della Moscovia in un impero “occidentalizzato”.

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