La Serpentine gallery di Londra inaugura la prima settimana di giugno con una mostra dedicata ad una giovane e talentuosa artista inglese, Lynette Yiadom-Boakye, i cui intensi ritratti accompagneranno i visitatori per tutta l’estate londinese.
Figlia di genitori ghanesi stabilitisi a Londra decenni fa, Lynette è nata nella capitale inglese nel 1977 e la sua carriera artistica è decollata al termine dei suoi studi alla St Martins School of Art and Design, periodo coincidente con l’inizio del nuovo millennio.
Pittrice apprezzata fin dagli esordi per la naturale padronanza della tecnica e dall’elaborazione dei soggetti, ha incantato il suo crescente pubblico di estimatori in occasione di collettive internazionali quali la settima edizione della Gwangju Biennale Foundation e la 55° Biennale di Venezia, e di esposizioni personali allo Utah Fine Art Museum e alla Jack Shainman Gallery di New York, fino a lasciare la propria traccia indelebile come finalista per il famoso Turner Prize, edizione 2013.
Il segreto del suo successo è un’attenta unione tra conoscenza tecnica di quelle che sono le componenti tradizionali per la perfetta stesura di un dipinto e coesione con simbologie contemporanee, in un equilibrio costruito su più dimensioni. Lynette ritrae figure che si appropriano dello spazio e dell’immaginario collettivo attraverso il magnetismo delle pennellate – evidentemente veloci ed essenziali ma precise e sinuose – ed il contrasto con i ritratti della nostra tradizione. I personaggi che ammiriamo hanno la pelle scura ed una posa spesso identica a quella dei nostri antenati, elegante e padrona della situazione, come fossero la parte di produzione artistica complementare a quelle europea che non avevamo ancora avuto occasione di ammirare. Salvo il particolare che non si tratta di personaggi vissuti nel passato, né di persone reali, ma di proiezioni dell’immaginario dell’artista, frutto di un insieme di dettagli contemporanei che Lynette ha messo insieme osservando immagini prodotte dalle riviste, i disegni, il passaggio della gente nel mondo.
Quando si parla del suo impegno politico è quindi da considerarsi indiretto, come dice lei stessa “E’ evidente che ritrarre solo personaggi di colore abbia una portata politica. Ma per me è una cosa naturale, non amo dipingere vittime. L’impegno politico sta piuttosto nel modo in cui realizzo i miei dipinti.” Infatti, Lynette porta a termine i suoi dipinti – di dimensioni spesso importanti, dai due metri e mezzo per uno di altezza – nell’arco di una giornata, sia per non fare asciugare il colore, sia per una scelta di stile che conferisce ai suoi modelli l’intensità dell’immediatezza e della studiata spontaneità.
![Lynette Yiadom-Boakye – Interstellar, 2012 Oil on canvas 200 x 180.34 cm Private Collection, US Courtesy of Corvi-Mora, London and Jack Shainman Gallery, New York](https://eastwest.eu/wp-content/uploads/2015/05/interstellar.jpg)
La Serpentine gallery avrà l’occasione di presentare dieci lavori inediti dell’artista, in un percorso complessivo che conta ventisei tele di medie e grandi dimensioni, i cui abitanti sembrano invitare il pubblico ad avvicinarsi, a condividere uno spazio comune e neutrale, tutto da definire, che perde i propri confini tra i bordi della tela e le pareti della stanza.
Lynette Yiadom-Boakye, Verses After Dusk
Serpentine gallery, Londra
2 giugno – 13 settembre 2015
http://www.serpentinegalleries.org/
La Serpentine gallery di Londra inaugura la prima settimana di giugno con una mostra dedicata ad una giovane e talentuosa artista inglese, Lynette Yiadom-Boakye, i cui intensi ritratti accompagneranno i visitatori per tutta l’estate londinese.