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Turchia-Qatar: le ragioni di un’alleanza


Turchia-Qatar da un lato, Arabia Saudita-Emirati dall'altro. La competizione degli assi ridefinisce gli equilibri dell'Islam sunnita e del Medio Oriente. Il terzo giocatore è l'Occidente, sempre meno compatto

Il Ministro degli Esteri del Qatar Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al-Thani insieme al Ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu durante un incontro a Doha. REUTERS/Naseem Zeitoon/Contrasto

Turchia-Qatar da un lato, Arabia Saudita-Emirati dall’altro. La competizione degli assi ridefinisce gli equilibri dell’Islam sunnita e del Medio Oriente. Il terzo giocatore è l’Occidente, sempre meno compatto

«Pace in patria, pace nel mondo». Questo motto sintetizzava la politica estera della Turchia durante il periodo kemalista e negli anni della Guerra Fredda, quando il Paese si collocò saldamente nel blocco occidentale. L’ascesa al potere dell’AKP nel 2002 ha modificato, tra le altre cose, anche questa visione del ruolo internazionale della Turchia, che formalmente rimane membro della Nato e alleato dell’Occidente, ma che al contempo cerca di acquisire maggiore peso politico a livello regionale, in linea la visione definita “neo-ottomanesimo”.

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