Ma gli unionisti dell’Irlanda del Nord sono contrari. La saga continua?
L’Unione Europea e il Regno Unito hanno raggiunto ieri un accordo su Brexit: il testo però dovrà essere approvato dai Parlamenti di Londra e Bruxelles.
Difficile fare previsioni su ciò che succederà, visti anche i precedenti. L’impressione tuttavia è che l’Unione Europea – esclusa forse la Francia, meno morbida – stia cercando di fare tutto il possibile per salvare il Regno Unito dagli effetti di un’uscita senza accordo (il cosiddetto scenario no-deal), che sarebbe dannoso per entrambe le parti. Lo scorso aprile, al momento della concessione di un nuovo rinvio per Brexit, il Presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk aveva espressamente pregato i britannici di “non sprecare” quell’opportunità.
Il Primo Ministro britannico Boris Johnson ha invitato il Parlamento di Londra ad approvare il nuovo accordo, ma sono già emersi degli ostacoli: il Partito Unionista Democratico (Dup) – il partito nordirlandese di destra, nazionalista e favorevole a una maggiore integrazione dell’Irlanda del Nord al resto del Regno Unito – ha subito detto di essere contrario per via di alcune concessioni fatte da Johnson. I voti del Dup, alleato del Partito Conservatore, sono fondamentali per il raggiungimento di una maggioranza: Westminster, insomma, potrebbe esprimersi di nuovo con una bocciatura.
Le critiche del Dup si concentrano essenzialmente su un punto: l’ambiguità della frontiera nordirlandese, che stando al nuovo accordo sarà sia parte del territorio doganale britannico che legata al regime europeo. In breve, il Dup non vuole che l’Irlanda del Nord debba sottostare a regole diverse rispetto al resto del Regno Unito e che venga trattata come una nazione “inferiore” rispetto alle altre.
@marcodellaguzzo
Ma gli unionisti dell’Irlanda del Nord sono contrari. La saga continua?