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Coronavirus: in Africa rischiamo più morti dal lockdown che dal virus


Due accademici sudafricani spiegano perché la chiusura delle frontiere non risolverà l'emergenza Covid-19. Soprattutto nei Paesi più poveri

“Supponiamo che abbiate la scelta tra due politiche sanitarie, A e B. La politica A comporterebbe la morte di molti anziani. La politica B provocherebbe la morte di molti bambini, soprattutto neonati. Quale scegliereste?” Comincia così un articolo scritto per “LSE (London School of Economics) Africa da Alex Broadbent, direttore dell’Institute for the Future of Knowledge” e dal professore associato Benjamin T H Smart, entrambi della University of Johannesburg.

“In questo momento” – scrivono i due docenti – “ci troviamo di fronte a una scelta tra misure più o meno drastiche per rallentare la diffusione di Covid-19, un virus che, al momento di scrivere, non ha fatto una vittima sotto i 10 anni, e pochissime sotto i 30 anni, con il rischio che invece aumenta esponenzialmente con l’età. Stiamo mettendo in atto misure che porteranno alla malnutrizione e alla fame milioni di persone, mettendo a rischio soprattutto i neonati e i bambini. Moltissimi dei quali nascono e moriranno in Africa.”

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