Il futuro dell’architettura urbana, emiratina e mondiale ha in evidenza un anno piuttosto preciso: il 2020.
Per quella data, in coincidenza con l’apertura della locale e celebre Expo, Dubai ha promesso di andare oltre ogni aspettativa ed immaginazione.
Il progetto, già ben oltre che abbozzato, consiste nel creare un’intera “città climatizzata”, degna di battere ogni record e di essere riconosciuta come la prima città al mondo interamente refrigerata.
Dubai è una nazione di eccessi, si sa. L’emirato ospita il più alto palazzo al mondo, la più grande isola artificiale del pianeta e l’unica pista da sci indoor costruita nel bel mezzo del deserto … tanto per citare alcune delle attrattive più esagerate di questo piccolo, ma opulento Paese arabo. Eppure lo sceicco Mohammed bin Rashid al-Maktoum, primo ministro della nazione, non sembra soddisfatto.
Il suo prossimo maxi progetto fa impallidire tutte le opere precedenti: un’intera città climatizzata, conviali alberati, centri benessere, alberghi e cinema; il tutto per dare vita ad un centro commerciale così grande da essere stato battezzato “Mall of the World”.
Desiderio di imposizione? Assolutamente no, considerando che l’attuale record mondiale per il più grande centro commerciale spetta ad un’altra struttura propria dell’emirato: il Dubai Mall, costruito su un’area di oltre 340.000 metri quadrati.
Cifre irrisorie, se si pensa che il progetto del Mall of the World prevede una superficie di quasi 750.000 metri quadrati adibita soltanto a negozi.
Distribuiti lungo una delle arterie principali della città di Dubai, la SheikhZayedRoad, circa quattro milioni e mezzo di metri quadrati ospiteranno tutto quanto si possa cercare in una città.
Un centinaio di alberghi – di cui uno posto addirittura sotto il livello del mare – , lussuosi negozi, un distretto culturale ispirato alla Ramblas di Barcellona ed Oxford Street di Londra,un parco a tema curato dagli studi cinematografici Universal … sarà riprodotta, persino, una replica del TajMahal … E poi ancora teatri, parchi, strutture ricreative collegate tra loro grazie aduna “passeggiata” lunga sette chilometri, anch’essa completamente coperta e climatizzata, che conferirà al complesso l’aspetto high-tech di una colonia marziana.
L’ambizioso progetto sarà interamente raccolto sotto aduna gigantesca cupola che permetterà un clima “controllato”: l’intera area sarà infatti climatizzata durante l’estate, quando si superano facilmente i 40 gradi, ma l’imponente copertura sovrastante verrà poi aperta nei mesi invernali, quando le temperature si fanno, generalmente, più piacevoli.
“Abbiamo annunciato recentemente il nostro programma di trasformare Dubai in un centro mondiale culturale, turistico ed economico … e siamo determinati a realizzare questa nostra visione. Le nostre ambizioni e necessità sono superiori alla media, godendo di un turismo stagionale. Il turismo è un fattore chiave della nostra economia … ed il nostro obiettivo è quello di rendere gli Emirati Arabi Uniti una destinazione attraente tutto l’anno”. Così ha ribadito lo sceicco Mohammed bin Rashid, Vice Presidente degli Emirati Arabi Uniti e governatore di Dubai.
Detto, fatto: la Dubai Holding, azienda che si occuperà della realizzazione del progetto, ha annunciato che saranno attesi oltre 180 milioni di visitatori ogni anno.
Per quella data, in coincidenza con l’apertura della locale e celebre Expo, Dubai ha promesso di andare oltre ogni aspettativa ed immaginazione.