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Sri Lanka: la verità


Saltati in aria 359 fedeli tra cristiani e turisti, in un Paese aperto al turismo

Un parente di una vittima dell'esplosione al Santuario di Sant'Antonio, chiesa Kochchikade, reagisce all'obitorio della polizia a Colombo, Sri Lanka, 21 aprile 2019. REUTERS/Dinuka Liyanawatte

Saltati in aria 359 fedeli tra cristiani e turisti, in un Paese aperto al turismo

A dieci anni dalla fine della guerra civile che per 30 anni ha devastato il Paese, lo Sri Lanka si risveglia tutto d’un tratto nel mezzo di un ampio attacco terroristico che, in quello che è un bilancio ancora provvisorio, ha ucciso 359 persone. Prevedibilmente, gli atti violenti sono stati rivendicati dall’Isis che, ormai sconfitto in Siria e Iraq, fa ancora proseliti sul web. È stata l’agenzia di stampa dell’autoproclamatosi ex Califfato, Amaq, ad evidenziare che l’obiettivo degli attentati erano i cristiani e i cittadini della coalizione di Nazioni che hanno combattuto lo Stato Islamico.

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